il caso

TikTok vende a Oracle, Silver Lake e MGX la sua attività in Usa. Closing il 22 gennaio

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Nel nuovo assetto, quasi un terzo della società sarà detenuto da affiliati degli attuali investitori di ByteDance, mentre circa il 20% resterà direttamente in mano al gruppo cinese.

Dopo 5 anni la telenovela TikTok/Usa volge al termine. Secondo un memo interno visionato da Axios, la piattaforma ha firmato un accordo per la vendita della sua entità statunitense a una joint venture controllata da investitori americani, mettendo fine a una vicenda che va avanti da anni e che intreccia tecnologia, geopolitica e sicurezza nazionale.

L’operazione nasce per rispondere alle pressioni di Washington, che da tempo chiede a ByteDance, casa madre cinese di TikTok, di cedere il controllo delle attività negli Usa per ridurre i rischi legati all’accesso ai dati degli utenti e alle possibili interferenze straniere. Nel nuovo assetto, quasi un terzo della società sarà detenuto da affiliati degli attuali investitori di ByteDance, mentre circa il 20% resterà direttamente in mano al gruppo cinese.

TikTok: accordo con Silver Lake e Oracle

L’intesa affonda le radici in un accordo di principio raggiunto lo scorso settembre tra la Casa Bianca e il governo cinese, che prevedeva la vendita delle operazioni statunitensi a una joint venture guidata da investitori americani. Tra i protagonisti figurano Silver Lake e Oracle, nomi già emersi nelle trattative precedenti. Il dossier TikTok, del resto, non è nuovo: già nel 2020 Donald Trump aveva firmato un ordine esecutivo per obbligare ByteDance a cedere le attività Usa dell’app.

La questione si è riaccesa nel 2024, quando il Congresso ha approvato una legge che imponeva il divieto di TikTok negli Stati Uniti in assenza di una vendita. A gennaio la Corte Suprema ha confermato la validità della norma. Trump ha poi più volte rinviato l’entrata in vigore del ban con una serie di ordini esecutivi, nel tentativo di lasciare spazio a una soluzione negoziata.

Closing il 22 gennaio

Secondo il memo inviato dall’amministratore delegato Shou Chew, la chiusura dell’operazione è prevista per il 22 gennaio. Oracle, Silver Lake e MGX, società con sede ad Abu Dhabi, deterranno complessivamente il 45% della nuova entità statunitense. Un passaggio che, almeno sulla carta, dovrebbe mettere in sicurezza il futuro di TikTok negli Usa, ma che continuerà a essere osservato con attenzione sia a Washington sia a Pechino.

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