I dati

Tesla e le telecamere che guardano il conducente, negli Usa cresce il timore per la privacy

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Telecamere a bordo del veicolo, che tengono d’occhio chi guida, ne scrutano l’attenzione e i movimenti, ma registrando tutto e trasmettendo i filmati alla casa madre, che poi li utilizzerà per migliorare i livelli di sicurezza e valutare il comportamento del conducente. Ma che ne è dei dati personali e della privacy?

Le automobili di nuova generazione sono dotate di sistemi di controllo e monitoraggio non solo della strada, con telecamere esterne, ma anche dell’interno dell’automobile, dove siede il conducente, ad esempio, che deve essere sempre vigile.

La casa automobilistica americana Tesla ha annunciato che i filmati registrati all’interno dell’abitacolo sono trasmessi in rete all’archivio centrale, per poter poi essere eventualmente visionati.

Questo perché, secondo l’azienda, l’attenzione del conducente alla guida dell’auto, senza distrazioni di sorta, aiuta non poco i sistemi di sicurezza già attivi sul veicolo nel ridurre sensibilmente il numero e la gravità degli incidenti possibili.

Telecamere, filmati e privacy

Il problema è che le telecamere possono fornire informazioni significative sul comportamento del conducente solo a posteriori, non nel mentre si distrae alla guida o si sente male magari.

Secondo uno studio Consumer Reports, però, proprio questo sistema di telecamere di sorveglianza dell’automobilista potrebbe violare la privacy sua e di altri passeggeri a bordo.

La telecamera rivolta verso il conducente, posta sopra lo specchietto retrovisore nei veicoli Tesla Model 3 e Model Y, secondo la casa automobilistica, è disattivata per impostazione predefinita, devono attivarla i conducenti stessi.

Secondo i tecnici Tesla, i video sono utili a determinare le dinamiche di un incidente giusto nei momenti e negli attimi precedenti il sinistro, con la raccolta di dati funzionali al miglioramento dei sistemi di frenata del veicolo, ad esempio, o altre funzionalità di sicurezza automatizzata, il resto del filmato non è rilevante e non è visionato.

Meglio gli infrarossi?

Consumer Reports, però, si chiede per quale motivo le altre società come BMW, Ford e General Motors, solo per citarne alcune, non hanno bisogno di registrare filmati dell’interno del veicolo, preferendo l’utilizzo degli infrarossi per monitorare il movimento degli occhi e la posizione della testa.

Sistemi peraltro che funzionano nel momento in cui possono davvero fare la differenza, attivando l’allarme e stimolando una reazione in chi guida in tempo reale.

Sistemi ad infrarossi che raggiungono gli stessi risultati delle telecamere interne, ma sul momento, non a posteriori e senza violare la privacy, perché non registrano niente e non trasmettono dati”, ha spiegato John Davisson, consulente senior presso l’Electronic privacy information center (EPIC).

Difendere i nostri dati

Se esiste un video registrato, prima o poi qualcuno lo vedrà”, ha aggiunto Davisson, tra cui le agenzie assicurative, le stesse autorità di polizia e di regolamentazione, gli avvocati, i sanitari, chiunque possa essere coinvolto in un incidente.

In definitiva, “il modo in cui Tesla utilizza la telecamera interna all’auto ci interroga sulla necessità di regole più rigorose per proteggere la sicurezza e la privacy dei consumatori”, ha affermato William Wallace, responsabile della politica di sicurezza presso Consumer Reports.

Le funzionalità avanzate delle auto possono portare enormi vantaggi ai consumatori, ma è importante che le nostre leggi assicurino che le case automobilistiche mettano le persone al di sopra dei loro profitti – ha spiegato Wallace – l’innovazione automobilistica deve stare al passo con una crescente ed equa protezione dei consumatori”.

La legge in California contro le telecamere a bordo

Consumer Reports guarda con molta attenzione ad un nuovo disegno di legge presentato al Senato dello Stato della California, che proibirebbe determinati usi delle telecamere a bordo dei veicoli, anche per la pubblicità o la condivisione di dati con terze parti.

La legge in questione vieterebbe anche la trasmissione di registrazioni video effettuate da telecamere esterne al veicolo, senza il consenso scritto affermativo del conducente proprietario.

Su quest’ultimo punto, in Cina si è aperta una discussione simile nei giorni scorsi, centrata sui possibili danni alla sicurezza nazionale arrecati dall’utilizzo di telecamere esterne montate su auto Tesla.

Queste riprendono la strada e tutto quello che si trova davanti all’automobile e i filmati sono poi trasmessi alla casa madre negli Stati Uniti. Una dinamica che ha subito allarmato Pechino, che vede in queste trasmissioni di informazioni un pericolo per le strutture militari, industriali e governative di particolare rilevanza strategica nazionale.