arriva TIM

Telecom Italia cambia marchio e pelle: da telco a player industriale e tecnologico

di A.T. |

Presentato a Roma il nuovo logo. Marco Patuano: nel prossimo piano strategico, 'ci sara' una sforzo sulla banda ultra larga un po' superiore" al previsto.

Un cambio di “visione”, ma anche una “tappa importante del percorso di rinnovamento della nostra identità aziendale”. Questa, in sintesi, il significato del nuovo brand di TIM presentato oggi a Roma.

Un’icona rossa che rappresenta una T e il nome in bianco su fondo blu, che da oggi caratterizzerà tutte le offerte commerciali del gruppo.

Il perché di questa operazione di sintesi è stato spiegato dall’ad Marco Patuano: in uno scenario caratterizzato ormai dalla convergenza fisso-mobile abilitata da Internet, dai nuovi device, dalla tecnologia e dalle piattaforme digitali, il nuovo logo andrà anche a rimarcare il cambio di pelle della società “…da puro operatore telefonico a player industriale e tecnologico in grado di offrire prodotti e servizi innovativi mediante lo sviluppo di piattaforme abilitanti: dalle reti ultrabroadband fisse e mobili, al cloud computing fino all’information technology di nuova generazione“.

Un’evoluzione che non si ferma al logo, ma passa anche da una nuova sede centrale della società, che sorgerà a Roma dal recupero delle Torri realizzate nel quartiere dell’EUR negli anni Cinquanta dall’architetto Cesare Ligini e che hanno ospitato il ministero delle Finanze (pronta entro il 2017).

Anche in questo caso la storia si unisce all’innovazione dato che, come spiega la società in una nota, il nuovo quartier generale è stato “progettato dallo studio di architettura UNO-A che si è aggiudicato un bando rivolto ad architetti italiani under 40, adotterà i più avanzati principi di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica, nel rispetto di quanto indicato nelle nuove linee guida predisposte dal Gruppo Telecom Italia”.

Una volta ultimato, rappresenterà uno dei “complessi edilizi più all’avanguardia dal punto di vista architettonico e bioclimatico in Italia, realizzato secondo le tendenze più attuali dello smart working per garantire flessibilità organizzativa e qualità degli ambienti di lavoro”, mentre per il periodo di cantiere “diventerà l’inedito supporto per un’installazione artistica ideata da Matteo Cibic, a cura di Caroline Corbetta”.

La società ha inoltre annunciato un investimento di 400 milioni di euro nel piano di razionalizzazione immobiliare che coinvolgerà 10 città in due-tre anni.

Quanto al marchio ‘Telecom Italia’, ha precisato Patuano, “resterà il nostro corporate brand a Piazza Affari, orgogliosi di essere stati la storia delle comunicazioni e di continuare a esserlo”.

 

Nel corso della presentazione del nuovo logo, l’ad si è soffermato sulle strategie del gruppo, in particolare per quanto riguarda la fibra ottica, spiegando che nel prossimo piano strategico, che sarà presentato il mese prossimo, si punterà ad obiettivi più ambiziosi di quelli già stabiliti: “punteremo a qualcosa di più rispetto al 75% della popolazione in fibra e al 95% in LTE” comunicati in precedenza.

“Questo piano è da anni ambizioso. E’ da anni che investiamo in Italia e continueremo a investire ma lo sforzo sulla banda larga sarà un pochino superiore perché abbiamo avuto efficienze su altre aree dell’azienda”, ha detto ancora Patuano.