Il mercato vedrà l’esplosione dei wearable nel 2015, sulle ali dell’imminente lancio dell’Apple Watch che funzionerà da volano per il settore. Questa la previsione di Forrester Research, secondo cui tutti gli indicatori vanno in direzione del decollo delle vendite di dispositivi indossabili di tutti i tipi.
Sembra invece rapidamente svanito l’interesse per i Google Glass, che al di là dei noti problemi di privacy che portano con sé, non sembrano al centro dei desideri dei consumatori e rischiano di restare un oggetto per cultori o limitato a determinate categorie di utenza, come ad esempio i chirurghi che sembrano apprezzarli molto in sala operatoria.
La gamma dei wearable è molto ampia: si va dagli occhiali agli smartwatch alle t-shirt intessute di sensori, passando per tutti quei dispositivi che consentono di misurare i parametri fisici dell’utente che vanno molto nel segmento fitness, ma anche nell’eHealth.
Secondo uno studio di PwC (PricewaterhouseCoopers) realizzato a novembre, un americano su cinque possiede almeno uno di questi gadget tecnologici indossabili. Secondo PwC, il tasso di crescita dei wearable, nei prossimi due anni, sarà analogo a quello registrato dai tablet. Si vedrà.
Secondo stime di Forrester, il 68% dei Cio a livello globale sostiene che i wearable rappresentano un capitolo prioritario di spesa per le aziende, mentre sul fronte dei consumatori il 45% degli americani e il 32% degli europei è affascinato dai wearable. La società di ricerca prevede che entro un anno saranno venduti 10 milioni di Apple Watch, il nuovo gadget che dovrebbe sbarcare sul mercato a febbraio e che secondo gli analisti servirà per alimentare la domanda, di fatto legittimando le aspettative diffuse sul decollo del settore.
Per ora, la domanda potenziale è molto più orientata all’acquisto di uno smartwatch rispetto a quello degli occhiali in stile Google Glass, che nelle intenzioni di acquisto vengono superati anche dai vestiti connessi, dalle cuffie e dalle scarpe hitech.
