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Stretta sui POS: via libera ai micro pagamenti con carta

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Via libera in Commissione Bilancio alla Camera ai micro pagamenti sotto i 5 euro con carta di debito e carta di credito, che potranno essere utilizzati per comprare il giornale in edicola e il caffè al bar. Dal primo luglio, poi, sarà possibile pagare con carta anche la sosta al parchimetro.

L’obbligo di accettare pagamenti elettronici “non trova applicazione nei casi di oggettiva impossibilità tecnica”. La definizione “Casi di oggettive impossibilità tecniche” è ripresa da una sentenza della Cassazione (17892 del 2009) relativa al divieto di scarichi nel suolo e nel sottosuolo dove è precisato che “L’impossibilità tecnica consiste,[…], nell’impossibilità di attuare sotto il profilo tecnico un altro scarico”.

Quindi, se si può utilizzare un POS mobile o si può facilmente creare una linea connessione dati non c’è alcuna impossibilità tecnica. I commercianti non si illudano quindi di utilizzare questa previsione per eludere la norma.

C’è da dire che se tutti i clienti al bar o in edicola decidessero di saldare il conto con carta il rischio di file per pagare potrebbero aumentare. Ma questo caso non rientrerebbe comunque nella casistica dell’”impossibilità tecnica” e quindi i commercianti si dovranno mettere il cuore in pace: l’unico che si salva, per ora, è il ristorante di Palmarola, l’isola è una riserva naturale.

Sono queste le principali novità dopo l’approvazione dell’emendamento alla Legge di Stabilità, che sarà domani in Aula, presentato dal Pd (primo firmatario Sergio Boccadutri, responsabile Area Innovazione dei Democratici) che elimina il tetto dei 30 euro per i pagamenti elettronici e introduce sanzioni per commercianti e professionisti che non si doteranno di POS (Point of Sales).

Per abbassare le commissioni dei pagamenti sotto i 5 euro è previsto l’esercizio di una opzione nell’ambito dell’applicazione del nuovo regolamento Ue sulle commissioni interbancarie entro il primo febbraio, che prevede tetti alle commissioni interbancarie allo 0,3% per le carte di credito e allo 0,2% per le transazioni con le carte di debito (bancomat o carte prepagate).

Entro il primo febbraio un decreto ad hoc da parte del Mef e Mise, d’intesa con la Banca d’Italia, dovrà esplicitare come esercitare l’opzione.

“Con l’approvazione dell’emendamento alla legge di stabilità, che abbiamo presentato con il collega Boccadutri, da oggi i cittadini saranno più liberi. Potranno infatti pagare con bancomat o carta di credito anche le piccole spese di ogni giorno”. Lo dice la deputata del Pd Enza Bruno Bossio.

“È questo il modo migliore per combattere l’evasione e garantire trasparenza nelle transazioni finanziare – spiega l’esponente del Pd – Non abbassare o alzare il tetto del contante consentito ma favorire e incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici. Con l’obiettivo di arrivare al livello di altri Paesi europei rispetto ai quali continuiamo ed essere troppo indietro nell’uso della moneta elettronica”.

“L’emendamento – conclude la deputata – punta a cancellare il tetto dei 30 euro al di sotto del quale i commercianti possono rifiutare i pagamenti elettronici, tagliare le commissioni per le transazioni al di sotto dei cinque euro e a introdurre sanzioni per gli esercenti che non si dotano dei pos o non permettono il pagamento con moneta elettronica”.

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