La novità

Streaming, Google punta sulla musica classica live

di |

La web company ha già siglato accordi con le filarmoniche di New York e Londra. La musica classica live sbarcherà su Google Play.

Il mercato della musica in streaming è diventato sempre più competitivo. Google ha allora pensato bene di puntare su un settore di nicchia, la musica classica live, e per farlo ha già stretto accordi con cinque orchestre, tra le quali la famosa filarmonica di New York e quella di Londra.

Il progetto si chiamerà Classical Live e proporrà esecuzioni esclusive delle prestigiose orchestre sul servizio di musica on-demand Google Play.

Rispetto agli altri servizi di streaming, che propongono un abbonamento per avere accesso illimitato ai brani musicali, Classica Live proporrà la vendita delle registrazioni per 4,99 dollari, che potranno essere ascoltate in streaming o anche scaricate sui propri dispositivi.

La musica classica è già disponibile su tutte le piattaforme di streaming, compresa la svedese leader del settore Spotify, ma questa è la prima volta che si propone un servizio per i live.

La missione di Google è puntare su un pubblico diverso rispetto a quello abituale, composto per lo più da giovani, che ascolta la musica in streaming.

Gli appassionati della musica classica sono infatti tanti e di solito si tratta di gente un po’ più avanti con gli anni e anche con maggiori disponibilità economiche.

Per le orchestre coinvolte da Google, questa iniziativa potrebbe aprire la via alla conquista di un nuovo e più numeroso pubblico.

Kathryn McDowell, direttrice della London Symphony Orchestra, ha commentato: “Se guardate la playlist di uno studente medio, vedrete molti generi differenti, perché i gusti dei giovani sono molto più eclettici di quanto crediamo”.

Ed è proprio questo il pubblico alle quali mirano le orchestre.

Lo scorso anno, Le vendite della musica online hanno raggiunto per la prima volta quelle degli album fisici. Quello dello streaming sono cresciute, secondo l’IFPI, del 39%.

Google Play è avvantaggiato dal fatto di essere accessibile da tutti i dispositivi Android anche se deve fare i conti con rivali molto forti come Spotify, Deezer, Rhapsody, Tidal, e il più recente Apple Music.