Airbag Takata, Stellantis richiama centinaia di migliaia di veicoli in Europa
“Sono in corso richiami dei dispositivi di gonfiaggio degli airbag dell’azienda Takata, che interessano veicoli di numerosi marchi e produttori automobilistici in tutto il mondo”.
È quanto annunciato in una nota di richiamo dei veicoli coninvolti dal Gruppo Stellantis in relazione alla campagna di richiamo delle automobili con airbag Takata difettosi.
La nota continua così: “Le sostanze chimiche contenute in questi dispositivi di gonfiaggio degli airbag Takata potrebbero deteriorarsi nel tempo, causando, in caso di incidente con attivazione dell’airbag, la rottura di alcuni dispositivi con conseguenti lesioni gravi o addirittura mortali, nel peggiore dei casi”.
Ecco cosa fare per verificare se è coinvolta o meno la propria automobile
Questo ha dato il via in tutta Europa a nuovi richiami dei dispositivi di gonfiaggio degli airbag prodotti dalla giapponese Takata, una delle più vaste operazioni di sicurezza mai viste nel settore automobilistico. Il gruppo Stellantis, insieme a Groupe PSA Italia, ha avviato una campagna per sostituire gli airbag difettosi installati su diversi modelli dei propri marchi, tra cui Citroën, DS, Peugeot, Opel, Lancia, Jeep, Chrysler e Dodge.
Nel potale dedicato alle operazioni di richiamo dei veicoli messo a punto da Stellantis, si trovano evidenziati i marchi automobilistici coinvolti. Selezionando quello di proprio interesse si apre una pagina in cui provvedere al controllo diretto online tramite il numero di identificazione veicolo (VIN), che corrisponde al numero di telaio del veicolo (si trova al riferimento E sul tuo certificato di immatricolazione).
In quasi tutti i casi è possibile accedere ad un elenco di “riparatori” autorizzati per fissare un appuntamento e provvedere alla sostituzione. Stellantis sta richiamando tutti i veicoli interessati dei suoi marchi per sostituire gli airbag a tutti i clienti coinvolti.
Un problema di sicurezza che continua a preoccupare
L’iniziativa si inserisce in un più ampio programma di richiamo mondiale che coinvolge milioni di veicoli di marchi come Honda, Toyota, Volkswagen, Nissan, Ford, BMW, Tesla e Ferrari. L’origine del problema risale a un difetto nei sistemi di gonfiaggio degli airbag Takata, legato al degrado nel tempo del propellente chimico utilizzato per generare l’esplosione controllata che gonfia il cuscino di sicurezza.
In condizioni di elevata umidità o temperature calde, la sostanza può deteriorarsi, causando una pressione interna eccessiva al momento dell’attivazione dell’airbag. Ciò può provocare la rottura del dispositivo, con la proiezione di frammenti metallici o plastici verso i passeggeri. Le conseguenze, in diversi casi, sono state gravi lesioni o addirittura decessi.
Citroën e DS: fermo immediato per 441mila modelli C3 e DS3
Lo scorso giugno, Citroën ha disposto il fermo immediato di tutti i modelli C3 e DS3 ancora equipaggiati con airbag Takata in Europa, a seguito di un nuovo incidente mortale avvenuto a Reims, in Francia. Una donna di 37 anni ha perso la vita dopo l’esplosione del dispositivo di sicurezza: è la diciottesima vittima in Francia riconducibile a questo difetto.
In totale, 441.000 veicoli Citroën C3 e DS3 risultano coinvolti in Europa (soprattutto in Belgio, Germania e Francia). Solo in quest’ultima, circa 82.000 auto sono ancora da sottoporre a intervento, mentre Citroën ha programmato nuove campagne di ritiro nel nord del Paese all’inizio del 2025, dopo una prima fase avviata nella primavera del 2024 per il sud Europa.
L’accordo tra Stellantis, PSA e le associazioni dei consumatori
A seguito delle criticità emerse nella gestione dei richiami, le associazioni dei consumatori Codacons, Adusbef e Ausr avevano avviato un’azione civile a Torino, lamentando carenze informative e lentezze nell’attuazione delle misure di sicurezza.
Le stesse associazioni hanno poi riconosciuto gli sforzi di Groupe PSA Italia e del gruppo Stellantis, sottolineando la complessità logistica della campagna e la difficoltà di raggiungere i proprietari di veicoli più datati o non più registrati presso le reti ufficiali.
In un comunicato congiunto, le parti hanno annunciato una nuova collaborazione volta a migliorare la comunicazione e la sensibilizzazione pubblica sui richiami di sicurezza. I siti web di Codacons, Adusbef e Ausr ospiteranno una sezione dedicata alla sicurezza stradale, con un collegamento diretto al portale Stellantis sui richiami Takata: recall.stellantis.it.
Come anticipato, attraverso questo portale, ogni automobilista può verificare gratuitamente e in tempo reale, inserendo il numero di telaio (VIN), se il proprio veicolo è interessato dal richiamo e, in caso affermativo, prenotare la sostituzione gratuita dell’airbag presso la rete di assistenza ufficiale.
Come verificare se la tua auto è coinvolta (un richiamo che non va ignorato)
Per sapere se il proprio veicolo è soggetto a richiamo per gli airbag Takata, basta:
- Accedere al portale ufficiale del costruttore — per i marchi del gruppo Stellantis, recall.stellantis.it.
- Inserire il numero di telaio (VIN), reperibile sul libretto di circolazione o impresso sulla scocca dell’auto.
- Seguire le istruzioni per eventuale contatto con l’assistenza clienti o la propria officina di riferimento.
Per i vecchi modelli Chevrolet distribuiti in Europa, è possibile consultare il portale dedicato di Opel, marchio che ha gestito la rete di assistenza post-vendita dopo il ritiro di Chevrolet dal mercato europeo.
Le autorità e le case automobilistiche raccomandano di non utilizzare i veicoli interessati finché non viene effettuata la sostituzione dell’airbag, soprattutto per i modelli Citroën C3 e DS3 costruiti negli anni 2009–2019.


