I dati

Startup innovative a Roma aumentate del 50% in un anno

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Boom di startup e Pmi innovative sul territorio della Provincia di Roma: nel primo quadrimestre del 2016 sono aumentate del 49,5% su base annua e in gran parte attive nel settore ICT e della digital economy

A maggio 2016 si registrano in Italia 5.623 startup innovative, in aumento di 1.698 unità (+43,3%) rispetto al valore registrato nello stesso periodo dell’anno passato. La regione più “innovativa” risulta essere la Lombardia, che conta 1.225 startup (il 21,8% del totale nazionale), seguita da Emilia Romagna e Lazio che vedono rispettivamente la presenza di 656 e 567 unità.

Il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese cresce in termini percentuali a un ritmo decisamente più sostenuto nella provincia di Roma rispetto la media nazionale. Come si vede nel nuovo documento “Startup e Pmi innovative in Provincia di Roma”, nel 2016 si registrano 163 startup innovative in più (+49,5%) rispetto lo scorso anno, di cui ben 150 con sede nel comune di Roma.

Si tratta di imprese attive nei settori della produzione di software, consulenza informatica e attività connesse, ricerca scientifica e sviluppo, attività di servizi di informazione e informatici, attività editoriali. Il 21,5% sono startup espressione di imprenditoria giovanile e per il 14% si tratta di imprese al femminile. Solo il 2,8% sono startup fondate da stranieri.

Nella provincia di Roma abbiamo a che fare con società di piccole dimensioni, con un numero di addetti inferiore o uguale 4 unità, costituite per l’81,9% del totale in forma di “Società a Responsabilità Limitata” e aventi un capitale sociale inferiore a 50 mila euro nel 90,5% dei casi (Italia: 87%).

Con riferimento alle 212 startup provinciali, delle quali si può disporre dei bilanci di esercizio, l’analisi dell’ammontare del valore prodotto nell’ultimo anno evidenzia come oltre il 73% di esse si posizioni sotto la soglia dei 100 mila euro, mentre il 25,9% ha fatto registrare un valore della produzione compreso nell’intervallo 100 mila e 500 mila euro.