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Spoofing, le misure Agcom: blocco delle chiamate su rete fissa da numeri italiani entro 3 mesi, dopo 6 mesi da rete mobile

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Il nuovo Regolamento varato dall’Agcom segna una svolta nella regolamentazione dei servizi di comunicazione elettronica, ecco le novità.

Un nuovo Regolamento per tutelare gli utenti: addio al testo del 2016

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha varato con la delibera n. 106/25/CONS, adottata nella seduta del 30 aprile 2025, il nuovo Regolamento recante disposizioni a tutela degli utenti, abrogando il precedente testo normativo del 2016 (delibera n. 252/16/CONS).
Il nuovo provvedimento segna una svolta nella regolamentazione dei servizi di comunicazione elettronica, introducendo misure innovative per garantire maggiore trasparenza, sicurezza e informazione agli utenti, in linea con le più recenti esperienze internazionali.

L’Autorità si è impegnata ad individuare le soluzioni più avanzate per contrastare le pratiche di telemarketing aggressivo, delle quali tutti siamo quotidianamente vittime. Contiamo su una puntuale e tempestiva applicazione delle nuove regole da parte degli operatori telefonici, in linea con quanto ampiamente discusso nell’apposito tavolo tecnico”, ha dichiarato in una nota il Presidente Agcom, Giacomo Lasorella.

Contrasto spoofing e blocco delle chiamate con numeri falsificati

Uno degli elementi più innovativi e cruciali del provvedimento è il contrasto allo spoofing, ovvero la manipolazione del numero chiamante (CLI – Calling Line Identity), pratica spesso utilizzata per finalità di frode, truffe telefoniche e telemarketing illecito.

Agcom ha introdotto l’obbligo per gli operatori nazionali di bloccare le chiamate in ingresso provenienti dall’estero che presentano in modo illegittimo un numero telefonico italiano.

Sono previste due fasi di implementazione:

  1. Dopo 3 mesi dalla pubblicazione: blocco per le chiamate da numeri italiani di rete fissa provenienti dall’estero.
  2. Dopo 6 mesi: estensione del blocco ai numeri di rete mobile.

L’obiettivo è arginare fenomeni in cui chiamate fraudolente simulano l’identità di soggetti affidabili (banche, enti pubblici, Forze dell’ordine), inducendo l’utente in errore.

Trasparenza delle offerte: bollini per i servizi 5G e più chiarezza informativa

Uno dei pilastri del nuovo Regolamento riguarda il rafforzamento della trasparenza commerciale, in particolare per le offerte mobili su rete 5G.

È stato introdotto un sistema di bollinatura intuitivo e immediato che consente all’utente di comprendere a colpo d’occhio le caratteristiche tecniche dell’offerta:

  • Bollino verde: assenza di limitazioni contrattuali di velocità (servizi 5G “pieni”).
  • Bollino giallo: limitazioni ≥ 20 Mbit/s in download.
  • Bollino rosso: limitazioni < 20 Mbit/s.

I bollini, oltre al colore, indicheranno chiaramente il limite di velocità applicato, favorendo un processo decisionale più consapevole da parte del consumatore.

Parallelamente, sono stati aggiornati gli obblighi di pubblicazione delle informazioni contrattuali. I fornitori di servizi di telefonia e accesso a internet dovranno presentare in maniera più dettagliata, chiara e comparabile le condizioni economiche delle proprie offerte, inclusi i servizi dedicati a categorie di utenti predeterminate (es. anziani, giovani, utenti con disabilità), soggetti a maggiori obblighi informativi.

Informazione sul consumo dati e gestione del plafond

Ulteriori modifiche migliorano la gestione del traffico dati da parte dell’utente. Il nuovo Regolamento prevede:

  • Obbligo di notifica all’80% del consumo dei dati inclusi nel piano tariffario.
  • Blocco automatico al superamento del 100% del plafond (salvo consenso esplicito per continuare la navigazione).

Questo intervento mira a prevenire costi imprevisti e garantire un maggiore controllo sui consumi da parte dell’utente.

Tavolo tecnico permanente e monitoraggio delle frodi

Il nuovo Regolamento è frutto dei lavori di un tavolo tecnico intersettoriale, che ha coinvolto associazioni dei consumatori, rappresentanze degli operatori di telecomunicazione, esperti del settore ICT, operatori di altri settori coinvolti (es. bancario, pubblico).

Diversi i compiti che il tavolo dovrà portare avanti dopo l’entrata in vigore del Regolamento, tra cui: identificare ulteriori tecniche di spoofing, proporre nuovi strumenti tecnici di contrasto, monitorare l’evoluzione del fenomeno, coordinare iniziative di educazione digitale per l’utenza.

Preavviso e migrazione in caso di cessazione dei servizi

Infine, viene introdotto un importante obbligo di preavviso di un mese per la cessazione dei servizi da parte di un fornitore. La comunicazione dovrà essere chiara e appropriata, contenere informazioni su come migrare verso un altro operatore, permettere all’utente di mantenere la continuità del servizio.

Con questo nuovo Regolamento, AGCOM compie un deciso passo avanti nella tutela degli utenti dei servizi di comunicazione elettronica.

Le misure introdotte affrontano con efficacia le sfide della sicurezza digitale, migliorano la trasparenza commerciale e promuovono una maggiore consapevolezza del consumatore, in un contesto tecnologico sempre più complesso.

La vigilanza proattiva dell’Autorità e il coinvolgimento multi-stakeholder rappresentano un modello di governance regolatoria di riferimento anche in ambito europeo.

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