Aggiornamento dell’applicazione LepidaID per l’accesso ai servizi online, che oggi può avvenire anche con l’utilizzo del QR Code per l’autenticazione. È quanto comunicato dalla società in-house della Regione Emilia Romagna, Lepida, che ha effettuato l’upgrade della sua app di Sistema pubblico di identità digitale (Spid) di cui è gestore nazionale.
QR Code per l’autenticazione rapida di Spid LepidaID
Per i servizi che richiedono un processo di autenticazione a due passaggi, oltre al codice di sicurezza temporaneo (OTP, o One time password), che è possibile ottenere o tramite l’app stessa o via sms, Lepida offre ai propri utenti anche l’opzione QR Code.
Individuato il servizio online della Pubblica Amministrazione a cui si vuole accedere, basterà scegliere LepidaID nella lista dei gestori nazionali di credenziali Spid, dopo di chè si provvederà ad inquadrare il QR Code mostrato della pagina web di login al servizio.
In questo modo si accede ai servizi in maniera più veloce e diretta, mantenendo sempre elevato il livello di sicurezza.
I livelli di sicurezza
in base al livello di sicurezza richiesto per l’accesso al servizio sono stati individuati tre livelli di sicurezza dell’identità Spid:
- Livello 1, permette l’accesso ai servizi con nome utente e password;
- Livello 2, permette l’accesso ai servizi con nome utente e password insieme ad un codice temporaneo (OTP) che ti viene inviato via sms o con app mobile dedicata;
- Livello 3, permette l’accesso ai servizi con nome utente e password e l’utilizzo di un dispositivo di accesso.
Il riconoscimento biometrico
Per sfruttare questa novità è necessario prima associare l’applicazione all’identità LepidaID, a cui segue la richiesta di un riconoscimento biometrico dell’utente (se provvisto di smartphone o altro device abilitato), cosa che consentirà di non inserire più il PIN in fase di accesso con QR Code.
Lepida ha informato che il servizio può funzionare anche in assenza di copertura mobile, quindi anche senza la ricezione dello Sms per l’Otp, soprattutto per andare incontro alle esigenze di chi vive in territori rurali ancora scarsamente raggiunti dalla rete.
Secondo dati diffusi dall’Agenzia per l’Italia digitale e dal ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, complessivamente sono 20 milioni le utenze Spid attive in Italia.
