La conferenza

Spazio, la manager di SpaceX all’evento della Difesa strizza l’occhio all’Italia

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Stephanie Bednarek, vicepresidente alle vendite commerciali di SpaceX, fra gli speaker all'evento dell'Aeronautica che si è tenuto alla Nuvola di Roma, ha lodato le capacità del nostro paese in ambito spaziale.

Lo spazio è stato per decenni un santuario tranquillo, ma adesso è diventato sempre più congestionato e crocevia di interessi militari e commerciali. La sfida dello spazio nel futuro riguarda appunto la convivenza fra la sfera militare e quella sempre più crescente che è invece commerciale. Questo il tema della tavola rotonda “Evolving Space”, l’ultima della due giorni che ha chiuso l’Aerospace Power Conference, l’evento organizzato dall’Aeronautica Militare alla Nuvola che si è chiuso oggi a Roma. Fra gli speaker anche Stephanie Bednarek, vicepresidente alle vendite commerciali di SpaceX, che ha colto l’occasione per lodare le capacità del nostro paese in ambito spaziale, già sperimentate in occasione del satellite COSMO SkyMed lanciato nel 2022. In attesa di capire se vi saranno altre collaborazioni in futuro o se si concretizzerà l’asse con l’altra azienda satellitare di Elon Musk che è Starlink.

Villadei (Aeronautica): ‘Serve contesto normativo omogeneo’

“Serve un contesto normativo omogeneo per non andare nel far west dello spazio”, ha dettoil colonello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei, snocciolando i temi caldi del settore: rischio cyber nella dimensione spaziale, armi cybersoniche, quale integrazione fra Terra e Luna, i viaggi commerciali nello spazio profondo destinazione Marte. E ancora, spazio come centro di gravità delle forze militari.

Valente (ASI): ‘Spazio ambiente duale’

“Lo spazio è un ambiente duale”, ha detto il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente. Con il prossimo smantellamento della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) l’attenzione si sposterà sempre di più sull’asse commerciale rispetto a quello scientifico, di conseguenza “il ruolo delle aziende e delle agenzie come l’ASI diventa importante”, aggiunge. “Bisogna avere un business plan chiaro ed è necessario coinvolgere anche aziende di altri settori”, dice.

Nelson (ex Nasa): ‘ISS sarà sostituita da diverse stazioni commerciali in orbita bassa’

Sulla stessa linea Bill Nelson, ex-amministratore capo della Nasa, secondo cui si sta andando verso una crescente conversione commerciale dell’industria spaziale. “La stazione spaziale internazionale (ISS) sta invecchiando e sarà portata fuori dall’orbita entro il 2030. Il suo futuro sarà sostituirla con stazioni commerciali, per portare la gestione dello spazio dalla superficie terrestre alla bassa orbita, dove si potrà fare ricerca scientifica e produzione industriale”. “Ciò farà sì che potremo andare nello spazio anche senza fondi governativi, staremo a vedere se funzionerà”.

L’argomento dei fondi è di stretta attualità, visto il taglio del budget dell’agenzia spaziale americana che l’amministrazione Trump ha annunciato recentemente. “Le missioni Artemis II e III per la Luna sono assicurate – prosegue – ma dopo quelle, il budget attuale decreterebbe la fine dei programmi Nasa, resteranno in piedi solo quelli commerciali”.

Bednarek (SpaceX): ‘Grandi competenze dell’Italia. La chiave è la riusabilità’

Aziende come SpaceX vedono ovviamente grandi opportunità in questa nuova era. “Penso veramente che siamo alla vigilia di tutta una serie di nuove possibilità per lo spazio, è un punto di svolta”, commenta Stephanie Bednarek, vicepresidente alle vendite commerciali per la compagnia di Musk, la cui partecipazione all’evento è stato oggetto di un’interrogazione del deputato del Pd Andrea Casu. “Il riutilizzo in particolare penso sia l’elemento fondamentale per aprire nuovi potenziali”, sottolinea, riferendosi al gigantesco razzo Starship di SpaceX, che l’azienda punta a rendere completamente riutilizzabile. La manager sottolinea l’intensità crescente dei lanci , sempre più numerosi, fino a 3 a settimana, con 138 lanci nel 2024.

Bednarek nel suo intervento elogia le competenze del nostro paese, ricordando la nostra capacità in occasione della collaborazione per il lancio del secondo satellite della costellazione italiana COSMO-SkyMed di Seconda Generazione, il 1° febbraio 2022, con un razzo Falcon 9 dalla base di Cape Canaveral in Florida. Questo satellite, lanciato con successo, si integra alla costellazione già esistente per migliorare le capacità di osservazione della Terra, con particolare attenzione a scopi civili e militari con il contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il Ministero della Difesa e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica sostengono finanziariamente la missione. COSMO-SkyMed è la prima missione di Osservazione della Terra concepita per scopi duali, civili e militari.

Comparini (Leonardo): ‘Spinta tecnologica fondamentale’

Punto di vista diverso quello di Massimo Comparini, direttore della divisione Spazio per il gruppo Leonardo, nel cui piano industriale lo spazio è sempre più strategico. “Lo spazio va guardando secondo tre direttrici diverse: osservazione, connettività e posizionamento – dice Comparini – ma alla fine dei giochi stiamo sempre parlando di informazioni. E’ per questo che questi domini vanno integrati fra loro”.

“Noi abbiamo la responsabilità di rappresentare nello spazio un paese leader come l’Italia e dal punto di vista tecnologico noi siamo leader, ma dobbiamo fare veloce perché lo spazio sta cambiando in fretta”.

“Potremmo essere tentati di pensare a tutto in chiave commerciale – aggiunge – ma senza la spinta tecnologica data da importanti missioni scientifiche nulla sarebbe ora possibile. Ad esempio – dice Comparini – la capacità di produrre tanti satelliti in poco tempo viene proprio da quelle missioni”.

Le priorità del piano di Leonardo vanno quindi allo sviluppo dell’AI e delle comunicazioni laser ottiche, con investimenti in AI e supercomputer. Le enormi quantità generate nello spazio avranno bisogno di data center spaziali, nella consapevolezza che l’orbita bassa dovrà fare i conti con una progressiva congestione con forti rischi di collisione.

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