SosTech. Gli investimenti nel 4G LTE trainano l’economia europea

di Andrea Galassi |

Il nuovo studio “The Mobile Economy: Europe 2015” firmato GSMA (Groupe Speciale Mobile Association), associazione che cura gli interessi degli operatori di telefonia mobile

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Gli investimenti nel 4G LTE trainano l’economia europea. Lo sostiene GSMA (Groupe Speciale Mobile Association) nel nuovo studio “The Mobile Economy: Europe 2015”.

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Il contributo fornito dalle comunicazioni mobili al PIL (Prodotto Interno Lordo) europeo crescerà dai 500 miliardi di euro del 2014 ai 600 miliardi di euro del 2020, prevede GSMA. Si avranno inoltre vantaggi in termini di produttività ed efficienza anche per i mercati di tutta la regione, grazie all’adozione di nuove tecnologie, inclusa la M2M (Machine-to-Machine).

Prima di illustrare le altre principali evidenze dello studio, si ricorda che è possibile confrontare tutte le proposte di mercato disponibili in Italia per accedere a Internet su reti cellulari di quarta generazione attraverso il servizio di comparazione delle offerte 4G LTE curato dagli esperti di SosTariffe.it.

I continui investimenti degli operatori di telefonia mobile nelle reti 4G LTE, in termini di qualità e di copertura, porteranno la tecnologia Long Term Evolution a occupare entro il 2020 il 60% di tutte le connessioni mobili del Vecchio Continente, a fronte del 20% registrato a oggi.

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A proposito di copertura, SosTariffe.it offre anche un servizio per la verifica della copertura 4G LTE della propria zona di residenza e/o di lavoro. Gli utenti possono lasciare il loro indirizzo email per ricevere informazioni non appena la tecnologia raggiungerà la loro area di interesse o un nuovo operatore fornirà un servizio di accesso su Long Term Evolution.

«Gli operatori di telefonia mobile attivi in Europa hanno investito molto nel 4G LTE negli ultimi anni, nonostante le difficili condizioni macroeconomiche e normative», ha dichiarato Alex Sinclair, Acting Director General e Chief Technology Officer di GSMA.

«Gli utenti di servizi di telefonia mobile in Europa beneficiano ora di velocità di download che superano di gran lunga la media mondiale e possono fruire di una gamma di nuovi servizi innovativi abilitati dalle reti e dai dispositivi di nuova generazione», ha aggiunto Sinclair.

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Al 31 dicembre 2015 si dovrebbero contare 430 milioni di utenti unici di servizi di telefonia mobile in Europa, pari al 79% della popolazione della regione. Numeri che fanno dell’Europa l’area con la maggiore penetrazione del mobile nel mondo, superiore di circa 10 punti percentuali rispetto a quella del Nord America.

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Lo spazio per una futura crescita di utenti è pertanto limitato. Il numero di utenti unici di servizi di telefonia mobile dovrebbe attestarsi sui 450 milioni entro il 2020, a rappresentare l’81% della popolazione attesa, si legge nello studio.

La migrazione verso le reti 4G LTE è sostenuta dall’espansione della copertura delle reti cellulari di quarta generazione e dalla crescente adozione di smartphone, aggiunge GSMA. Le reti 4G LTE dovrebbero coprire il 95% della popolazione europea entro il 2020, a fronte dell’80% registrato nei primi mesi del 2015.

Una copertura più ampia e di maggiore qualità, un vasto numero di dispositivi che intercettano pressoché tutte le capacità di spesa dei consumatori, e un uso sempre più consistente di servizi di streaming video e audio, sono alcuni dei fattori che spingono verso una maggiore adozione di smartphone 4G LTE, prosegue GSMA.

I fenomeni di cui sopra si accompagnano a un più robusto consumo di dati. Stando alle previsioni formulate da Cisco, la media mensile in Europa Occidentale dovrebbe passare da circa 1 GB del 2014 a quasi 6 GB nel 2019, con un tasso annuale di crescita pari al 45%.

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I clienti di servizi 4G LTE consumano più del doppio della quantità di dati generata dagli utenti di soluzioni 3G, riferiscono gli operatori di telefonia mobile attivi in Europa, molti dei quali stanno recuperando profitti dopo periodi negativi proprio grazie all’espansione e alla penetrazione delle reti cellulari di quarta generazione.

Lo scorso anno – prosegue ancora GSMA – l’industria della telefonia mobile in Europa ha generato 500 miliardi di euro, pari al 3,2% del PIL della regione, supportato, in via diretta e indiretta, 3,8 milioni di posti di lavoro, e contribuito con circa 84 miliardi di euro al finanziamento pubblico attraverso le tasse e il pagamento delle licenze per lo spettro radio.

Le reti cellulari stanno inoltre fornendo la piattaforma di riferimento per la Internet of Things. Entro il 2020, si dovrebbero contare 182 milioni di connessioni M2M in Europa, a fronte dei 68 milioni registrati quest’anno, per un tasso di crescita annuo pari al 22%.

L’industria europea della telefonia mobile deve tuttavia affrontare una sfida chiave: superare le barriere rappresentate dalla molteplicità di norme e regolamenti nazionali. A tal fine, è di supporto la proposta UE di creare un mercato unico digitale, ma occorre una profonda e ampia revisione normativa che spazzi via la frammentazione attuale, conclude GSMA.

Fonti e risorse:

 

New GSMA Study: European Economy Boosted By 4G Investments (GSMA)

 

The Mobile Economy: Europe 2015 (GSMA)

Mobile Economy Europe – Infografica (GSMA)