la crisi

Sms: Whatsapp e Skype ne segnano la fine

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Un’emorragia che non riguarda solo l’Italia e che continuerà implacabile negli anni a venire.

Continua inesorabile il declino degli sms: i messaggini che hanno fatto la fortuna della telefonia mobile ai suoi esordi di massa sembrano ormai un ricordo lontano nell’era di Whatsapp e Skype. Trimestre dopo trimestre, il rapporto dell’Agcom ne sancisce il lento ma costante calo. A settembre, dice il bollettino dell’Autorità segnala una riduzione degli sms inviati su base annua di circa un terzo. Nel trimestre precedente erano calati del 35%.

Un’emorragia che non riguarda solo l’Italia e che continuerà implacabile negli anni a venire: secondo uno studio di Parks Associates, mentre tra il 2013 e il 2018, il volume globale di messaggi veicolati tramite OTT passerà da 10 a 67 trilioni, il volume di messaggi di testo (SMS) passerà da 9 a 6,7 ​​trilioni.

Anche secondo Portio Research, il traffico SMS su scala globale ha raggiunto il suo apice storico nel 2012 con un volume di 7,760 trilioni. Ad ogni modo, il volume si ridurrà ogni anno sempre di più fino al 2018, quando dovrebbe toccare i 6,392 trilioni.

Oltre agli sms, cala inesorabilmente anche il numero di linee fisse che nell’ultimo anno sono calate di 390 mila unità: sempre più persone, insomma, rinunciano al telefono di casa preferendo usare solo il cellulare o i servizi web come Skype.

A risentire di questo trend è ovviamente l’ex monopolista Telecom Italia che negli ultimi 4 anni ha perso 2,9 milioni di accessi. Di questi, però, solo 1,1 milioni sono migrati verso gli altri operatori.

In questo scenario tratteggiato dall’Osservatorio Agcom, si staglia la crescita degli accessi a banda larga: gli accessi broadband a settembre 2015 hanno superato i 14,7 milioni di linee, con un aumento su base annua di 530 mila unità (+380 mila da inizio anno).

Le linee ADSL sono diminuite di 170 mila unità su base annua, per un totale di poco inferiore ai 12,9 milioni di linee mentre gli accessi broadband che utilizzano altre tecnologie sono aumentati di 690 mila unità su base annua e di circa 1,5 milioni da settembre 2011.

Su base annua, gli accessi con velocità uguale o superiore a 10 Mbps, con una crescita di oltre 1,1 milioni, arrivano a superare i 3,9 milioni pari al 26, 6% del totale degli accessi broadband.

A livello di mobile, il numero delle sim con accesso a Internet è cresciuto del 13,0% arrivando a superare quota 47 milioni: da settembre 2011 le sim che hanno svolto traffico dati sono passate dal 26,9 % ad oltre il 50% del totale.

I telefonini, insomma, sono usati sempre di più per navigare su internet e chiamare via web, sempre meno per inviare sms.