Ultra Mobile broadband

Smart city, Taiwan investe 170 mln di dollari su 4G e app economy

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Una città intelligente connessa da rete mobile e in grado di sviluppare app economy e crare nuovi posti di lavoro: Taiwan investe subito 170 milioni di dollari in progetto triennale per smart city 4G.

L’Asia ha da tempo scommesso sulla rete mobile per rendere più rapida la nascita delle smart city. Nei prossimi 4 anni, in tutto il continente asiatico e nell’area del Pacifico, saranno 1,6 miliardi gli utenti di servizi 4G-LTE per un valore di mercato pari a 245 miliardi di dollari (dati Transparency Market Research).

I ministri dell’Economia e dell’Industria di Taiwan hanno annunciato ieri la volontà del Governo locale di investire in reti 4G oltre 170 milioni di dollari, con un progetto triennale per la realizzazione e l’ammodernamento di infrastrutture LTE nel territorio urbano.

Seguendo l’esempio della Corea del Sud, dove il 60% degli abitanti utilizza ormai applicazioni  basate su tecnologia ultra mobile broadband, anche Taiwan ha intenzione di sviluppare un’economia dei servizi di nuova generazione per la sanità digitale, i trasporti, il commercio, l’intrattenimento, l’egovernment, la PA digitale, la logistica, la smart city.

I primi progetti dedicati alla smart city 4G di Taiwan sono partiti a maggio scorso, recita una nota del ministero dell’Economia su dati dalla locale Autorità per le Comunicazioni (NCC), e sono già oltre 643 mila gli utilizzatori dei servizi mobili di nuova generazione.

Il modello di business a cui guarda la Città Stato asiatica è lo stesso già lanciato in Corea del Sud, in parte della Cina (principalmente Hong Kong) e del Giappone, e che consente di sfruttare a pieno il potenziale della rete mobile urbana per lo sviluppo di applicazioni nuove dedicate alla sanità, ai trasporti, alla mobilità sostenibile, al commercio digitale o mcommerce, alle transazioni finanziarie, alla mobile banking, allo svago e molto altro.

Ciò significa nuove opportunità per le aziende, startup e PMI, ma anche creare posti di lavoro. In Asia, già nel 2014, sono stati poco meno di 800 mila i nuovi sviluppatori di applicazioni mobili che hanno trovato lavoro nonostante la crisi e l’instabilità economica (dati Vision Mobile).