Handimatica 2014

Smart city, le nuove soluzioni inclusive a favore dei disabili

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Dal 27 al 29 novembre a Bologna c’è Handimatica, la mostra delle tecnologie digitali e smart city aperta a operatori, aziende e amministratori pubblici, dedicata alle persone con disabilità e più in generale all’ampia fascia di cittadini non autosufficienti.

Smart city è cittadinanza digitale diffusa, accessibilità e sicurezza, quindi inclusione sociale. La decima edizione di Handimatica, iniziativa organizzata a Bologna dalla Fondazione Asphi, che si terrà dal 27 al 29 novembre, affronta il tema della disabilità negli ambienti urbani, a partire da una mostra-convegno dedicata al mondo del lavoro, dell’autonomia, della partecipazione, della formazione, delle competenze avanzate nel mondo digitale per i portatori di disabilità e le persone anziane.

Assieme al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che sarà presente il 28 novembre al convegno “Lavoro, tecnologie, persona con disabilità“, sulla promozione di percorsi di valorizzazione delle persone disabili in azienda e di alleanze per lo sviluppo di nuove tecnologie, utili all’autonomia e alla partecipazione di tutti i lavoratori, saranno presenti alla manifestazione anche startup, imprenditori, innovatori, ricercatori, rappresentanti di associazioni e sviluppatori di applicazioni.

Tra gli argomenti che animeranno la tre giorni di Handimatica, ci sono: società digitale ed einclusion, scuola digitale inclusiva, smart working, tecnologie mobili e inclusione lavorativa, adulti e anziani non autosufficienti o fragili, autismo, certificazioni informatiche.

Proprio alla città intelligente inclusiva e accessibile sarà dedicato al convegno di apertura della decima edizione della manifestazione, “Città intelligenti, città a misura di tutti? L’inclusione al tempo delle smart city“, che si terrà il 27 novembre.

Si parlerà di soluzioni high-tech per favorire la comunicazione delle persone autistiche, la partecipazione alla vita civile e sociale delle persone anziane, l’apprendimento dei ragazzi portatori di handicap, l’aumento delle competenze digitali dei disabili, l’utilizzo di robot, piattaforme internet of things e open data (queste ultime utilissime per lo sviluppo di applicazioni dedicate).