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Slack denuncia Microsoft all’Antitrust Ue per concorrenza sleale con Teams. Un’altra maxi-multa?

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Secondo SlackMicrosoft non ha perso il vizio e “sta tornando ai comportamenti del passato” perché con Teams, il tool per le videochiamate e per le chat, sta di nuovo abusando della sua posizione dominante nel mercato dei software e sta mettendo in atto “una pratica illegale e anticoncorrenziale per estinguere la concorrenza in violazione del diritto della concorrenza dell’Unione europea”.

Con questa motivazione Slack, la popolare chat aziendale, ha denunciato all’Antitrust dell’Unione europea Microsoft, in particolare, per aver inserito il software Teams nel pacchetto Office. In questo modo tutti i clienti aziendali di Microsoft sono spinti ad usare Teams per le videochiamate e chat, perché è presente gratis nella suite, ma “questo comportamento è anticoncorrenziale”, secondo Slack. 

Slack Technologies nella denuncia alla Commissione europea, oltre a sperare nell’avvio dell’indagine, chiede che Microsoft tenga separato Teams da Office e con un suo relativo prezzo di acquisto.

Come potete vedere, ad oggi Teams è incluso nelle soluzioni Microsoft per le aziende.

In attesa di vedere se la Commissione Ue accoglie il ricorso ed avvia un’indagine, la denuncia di Slack contro Microsoft, di “Davide contro Golia”, ricorda due precedenti sentenze storiche con cui la stessa Antitrust dell’Unione europea ha sanzionato, con due maxi-multe, Microsoft per lo stesso motivo: concorrenza sleale e abuso di posizione dominante. 

Nel 2004 (la notizia nell’archivio di Key4biz), l’Antitrust Ue, allora guidata da Mario Monti, ha inflitto la multa di 497 milioni di euro a Microsoft perché imponeva, insieme al sistema operativo, Windows Media Player e ostacolando, di fatto, agli utenti l’uso sul Pc di altri software, come i lettori di RealPlayer, RealNetworks o il QuickTime di Apple.

Negli anni a seguire Microsoft non ha perso il vizio

Nel 2013 l’Antitrust Ue la multa di nuovo con 561 milioni di euro (la notizia nell’archivio di Key4biz). La nuova sanzione è stata comminata per il mancato rispetto degli impegni presi in fatto di scelta del browser. La società fondata da Bill Gates prevedeva l’incorporazione sistematica del browser Internet Explorer a Windows, presente allora sul 90% dei computer del mondo, e secondo l’Antitrust Ue conferiva un vantaggio competitivo rispetto agli altri sistemi di navigazione.

7 anni fa nei panni di “Davide” c’era il browser Netscape. E ha vinto.
Oggi c’è Slack, fondata nel 2014, sempre più usata soprattutto con lo smart working per le chat aziendali (per le videocall occorre integrare tool di altre società). Infatti, con il lockdown quest’anno ha registrato una rapida crescita. Il mese scorso, secondo i risultati del suo trimestre conclusosi ad aprile, la società ha dichiarato che le sue entrate sono aumentate del 50% a 202 milioni di dollari. Ha oltre 122.000 clienti abbonati, (ha anche una versione basic gratuita) con un aumento del 28% rispetto al trimestre dell’anno precedente.

Se Teams fosse separata da Office e avesse un prezzo, Slack ed altre piattaforme per chat e videocall avrebbero avuto un maggiore business? Attendiamo la risposta dall’Antitrust Ue.

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