App e sicurezza

Android, allarme sicurezza in Italia e Cina: clonate 900.000 app

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59.185 app nascondono adware, 394.263 veicolano malware. Una volta installate sui dispositivi, possono causare l’esaurimento del credito e il furto dati fino al controllo totale del dispositivo da parte di un estraneo.

L’80% delle prime 50 app del Google Play sono state clonate. Ad affermarlo l’ultima ricerca dei laboratori Trend Micro, secondo cui, in totale, sono 890,482 le app Android clonate delle quali 59.185 sono ritenute adware aggressivi mentre 394.263 sono malware.

In ogni caso, tra le app Android clonate più del 50% sono maligne.

Le app coinvolte spaziano in diversi settori, dal business a Media & Video ai giochi. Analizzando le prime 10 app per ogni area del Google Play si scopre che è stato clonato: il 100% delle app nella categoria Widgets, Media & Video, and Finance; il 90 % delle app nella categoria Business, Music & Audio; il 70% delle app nella categoria Giochi e Live Wallpapers; il 60% delle app nella categoria Sport ed Educazione e Il 40% delle app nella categoria medical.

Le app clonate sono state trovate tutte in store di terze parti e possono avere diversi effetti una volta installate sui dispositivi, dall’esaurimento del credito al furto dati fino al controllo totale del dispositivo da parte di un estraneo.

Il Google Play è risultato al primo posto per quanto riguarda i download di app nel secondo trimestre del 2014, anche se iOs di Apple genera più ricavi

La differenza tra le due piattaforme , secondo un rapporto di App Annie, sarebbe dell’80% di vendite supplementari dell’App Store, nonostante un 60% di download in più effettuati da Google Play.
In testa alle nazioni più proficue per Apple risultano Giappone e Cina, mentre l’impulso maggiore alla diffusione di Android verrebbe da Brasile, Thailandia e India.

Nei giorni scorsi, Android è stato al centro di un altro ‘caso sicurezza’: secondo uno studio condotto da Avast, l’opzione ‘reset’ degli smartphone Android, utilizzata da molte persone prima di vendere il cellulare o regalarlo, non sarebbe molto efficace. Si corre pertanto il rischio che dai dispositivi, anche se in apparenza ‘ripuliti’ saltino fuori foto, messaggi, email e altre informazioni che si credevano cancellate per sempre.