l'analisi

Settore vinicolo e digitale, quali opportunità per il 2021?

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Il cambiamento sostanziale nelle tipologie di consumo che stiamo vivendo oggi richiede un cambiamento anche nelle proposte di prodotto: in tale contesto, le possibilità di crescita per il settore, per tornare più forte di prima, sono notevoli.

Enterprise 4.0 è una rubrica settimanale dedicata ai processi di innovazione aziendale a cura di Neosperience. Per consultare gli articoli precedenti clicca qui.

Il settore vitivinicolo non tornerà ai livelli pre-pandemia se non nel 2021 inoltrato.

Le informazioni attuali – fornite dalla società d’analisi TradeLab – fanno prevedere per i vini una chiusura del 2020 pari a un -28% di fatturato.

I motivi principali di tale crollo sono imputabili alla netta diminuzione dei consumi fuori casa (canale HO.RE.CA) dovuto alla chiusura degli spazi commerciali e alla netta diminuzione del turismo straniero. Per quanto riguarda le esportazioni, il primo semestre del 2020 ha visto una diminuzione di valore del 3,4%: il crollo percentuale maggiore è stato quello del mercato cinese (-40%).

Il cambiamento sostanziale nelle tipologie di consumo che stiamo vivendo oggi richiede un cambiamento anche nelle proposte di prodotto: in tale contesto, le possibilità di crescita per il settore, per tornare più forte di prima, sono notevoli.

In questo articolo descriveremo le opportunità per quanto riguarda posizionamento di prodotto, nuove opportunità di mercato e offerta esperienziale, con un occhio sia al mondo digitale, sia all’esperienza fisica.

Voice of Customer

La prima cosa che le aziende oggi dovrebbero fare è ascoltare, ovvero “cercare di capire”, cosa sta succedendo ai propri clienti. I mesi di caos che abbiamo vissuto hanno senza dubbio modificato le nostre abitudini.

Le aziende non possono fare finta di niente: un cambiamento sostanziale è avvenuto, ed è necessario capire verso quale direzione il pubblico si sta muovendo.

La Voice of Customer è proprio ciò di cui si ha bisogno. Attraverso strumenti per la raccolta dei feedback e dei desiderata degli utenti (prospect, clienti, dipendenti), la VoC è in grado di guidare l’organizzazione verso l’offerta di una migliore user experience, raccogliendo le informazioni per supportare strategie di marketing e di branding.

Digital Commerce

Sviluppare la propria capacità di vendita attraverso i canali digitali – magari con lo sviluppo di un Digital Commerce – è ormai indispensabile.

Questo periodo ha modificato le abitudini di acquisto di milioni di italiani, facendo loro scoprire i vantaggi del commercio digitale: difficilmente – a questi punti – vorranno tornare indietro.

Un’opzione per dividere costi e rischi è quella di utilizzare il Digital Commerce per creare hub di produttori (es. Produttori di Chianti), per unire le forze e offrire una maggiore varietà di prodotto e un’esperienza digitale più soddisfacente.

Quali vantaggi fornisce il commercio digitale? Ovviamente permette alle cantine di espandere il proprio mercato, di differenziare il pubblico e di eliminare le spese di operatori terzi, che siano ristoranti, enoteche o grande distribuzione.

Gamification

Parlando di come fidelizzare il propri clienti, è interessante citare il concetto di Gamification, proprio del Neuromarketing.

In poche parole, la Gamification consiste nell’offerta al cliente di esperienze, sia digitali sia fisiche, che hanno l’obiettivo di coinvolgerlo attraverso il “gioco”.

Concorsi, badge, trofei e competizioni sono attività da non sottovalutare se si vuole aumentare la clientela e renderla fedele ai propri prodotti: legare emozioni positive all’esperienza del brand è infatti uno strumento molto efficace. Fino a pochi anni fa solo le grandi aziende erano in grado di sostenere le spese per attività di questo tipo: oggi non è più così.

Inoltre, sono cambiati anche i giochi in sé, che con gli anni sono diventati sempre più ingaggianti: se prima ci si limitava alla raccolta di bollini, oggi si possono creare concorsi interattivi (contest sui social, giochi in-app, etc.).

Internazionalizzazione

Il Made in Italy ha un futuro solo finché riuscirà a attrarre e coinvolgere anche i popoli più lontani.

Uno dei mercati più complessi per le aziende italiane, sia dal punto di vista culturale, sia perché altamente digitalizzato e quindi lontano dai paradigmi del Bel Paese, è quello cinese.

Come abbiamo sottolineato nell’introduzione all’articolo, il mercato cinese è stato quello che a causa della pandemia ha vissuto il crollo più ripido: un -40% che ha tagliato le gambe ai produttori che proprio su quel mercato facevano affidamento.

Come primo paese a soffrire la crisi dei consumi causa lockdown, la Cina è stata anche la prima nazione a riprendere ad acquistare as usual: al momento, i tassi di acquisto di prodotti alcolici esteri sono in rapida crescita.

Sebbene il piacere per il vino sia universale, per riuscire a comunicare con il popolo cinese è necessario però possedere una valida conoscenza culturale del paese: per questo motivo è  preferibile affidarsi a società di consulenza esterne, che siano in grado di consigliare le migliori strategie.

Value China, società controllata da Neosperience e composta da giovani italo-cinesi, ha  recentemente implementato un programma di promozione digitale dedicato alle cantine italiane. 

Winease offre la possibilità ai produttori italiani di formarsi direttamente sui consumatori cinesi, di scoprire i modi più efficaci di comunicare con essi e di utilizzare gli strumenti più adatti a promuovere le proprie unicità.

Attraverso la partnership con Wechat, la più importante piattaforma social cinese, con Interwine, la più grande e antica fiera del vino professionale della Cina continentale, e con Putaojiu.com, la principale piattaforma di comunicati stampa nel settore vitivinicolo in Cina, Value China è un grado di supportare e guidare il viticoltore italiano alla conquista del paese del dragone.

Conclusioni

In definitiva, le possibilità di crescita per il settore sono notevoli e passano obbligatoriamente attraverso l’implementazione di strategie incentrate sui canali digitali.

Comprendere il pubblico, coinvolgerlo e fidelizzarlo, eliminare l’intermediazione di terze parti, unirsi in hub più strutturati e forti, vendere online e raggiungere mercati lontani e ancora non sfruttati: queste sono le linee guida per il settore vitivinicolo che garantiscono un successo immediato a fronte di un investimento di medio periodo.

Per qualsiasi richiesta di informazioni, contattaci all’indirizzo email social@neosperience.com: saremo felici di rispondere alle tue domande.