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Serie A, il dossier #DaznDown sul tavolo di Draghi?

Il dossier #DaznDown sul tavolo di Draghi? Per il momento si tratta soltanto di voci che arrivano dalla rete, ma che il tema della scarsa qualità dello streaming della Serie A abbia una sua rilevanza, anche politica, non è certo fantascienza.

La scorsa settimana, in occasione del primo turno di Serie A, fra gli altri c’era stato anche l’intervento social del leader della Lega Matteo Salvini a bacchettare DAZN. E in questo secondo turno di campionato a suscitare le critiche maggiori è stata la qualità della partita Empoli-Juventus.

Non pochi utenti hanno dovuto subire fastidiosi rallentamenti, con la famigerata “rotella” a campeggiare sul video. Non siamo ai livelli dei blocchi totali della prima giornata di campionato, ma una serie di anomalie tecniche che persiste e non può essere ignorata. Tanto più che per il momento non sembra previsto alcun tipo di risarcimento per gli utenti che subiscono disservizi.

Alcuni tifosi sono arrivati a parlare di “disastro”. Il tema dei rallentamenti andrà comunque affrontata e lo sarà certamente oggi in occasione dell’incontro in programma con gli operatori in Agcom, per fare il conto della situazione.

Che la situazione sia seria sembra dimostrarlo il tenore di diversi commenti in rete.

Per superare l’impasse, cresce il partito di coloro che auspicano un accordo con Sky.

Franco Bassanini, Presidente di Open Fiber, è intervenuto su Twitter lanciando una proposta all’Antitrust: tutelare i diritti dei clienti disposti a spendere di più per ottenere un servizio di qualità migliore.  

I problemi di visione della Serie A si riscontrano anche con Timvision.

Per quanto riguarda la audience, secondo i dati dello Studio Frasi riportati da Primaonline, il caso di trasmissione contemporanea di un match su DAZN/Timvision e Sky (come nel caso di Verona-Inter di sabato sera), ha prevalso Sky con 680mila spettatori a fronte dei 237mila del concorrente. Potendo scegliere, si va sulla parabola.

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