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Semiconduttori, Cloud ed Edge Computing. La nuova prospettiva di sviluppo dell’Europa

di Davide Maniscalco, Avvocato - esperto in diritto societario e commerciale |

L'Alleanza industriale sui processori e le tecnologie dei semiconduttori sarà uno strumento chiave per ulteriori progressi industriali nell'UE perché consentirà di identificare ed affrontare le esigenze industriali. Ecco perché.

La Commissione europea ha dato il via a due nuove alleanze industriali: l’alleanza per le tecnologie dei processori e dei semiconduttori e l’alleanza europea per i dati industriali, l’Edge e il cloud computing.

Semiconduttori & Cloud: le nuove alleanze

L’Alleanza europea per i processori industriali e le tecnologie dei semiconduttori affonda le sue radici nelle ambizioni della Commissione Europea di rafforzare la microelettronica europea e le catene del valore dei sistemi integrati, per migliorarne altresì la capacità di produzione all’avanguardia.

Gli Stati membri si sono impegnati a tal fine nel dicembre 2020 migliorando la loro cooperazione per offrire le migliori prestazioni in un’ampia gamma di settori e sono sinora 22 i firmatari di questa iniziativa.

L’Alleanza europea per i dati industriali, l’edge e il cloud si basa invece sulla volontà politica espressa da tutti i 27 Stati membri già nell’ottobre 2020, in ordine alla promozione dello sviluppo del cloud e delle capacità edge di prossima generazione per i settori pubblico e privato.

Un futuro tecnologico

Le due nuove alleanze faranno adesso ulteriormente avanzare la prossima generazione di microchip e tecnologie di cloud computing/edge computing industriali, abilitando l’UE a rafforzare le sue infrastrutture, prodotti e servizi digitali critici.

Non vi è dubbio che, da un lato, le tecnologie cloud e edge presentino un enorme potenziale economico per i cittadini, le imprese e le amministrazioni pubbliche e, dall’altro, i microchip siano ormai al centro di ogni dispositivo di uso quotidiano.

Tali tecnologie industriali, coerentemente con il green deal, saranno nel contesto europeo sempre efficienti dal punto di vista energetico ed altamente sicuri, poiché non sono soggetti al controllo o accesso da parte delle autorità di paesi terzi.

Inoltre, l’alleanza sui semiconduttori riequilibrerà le catene di approvvigionamento globali dei semiconduttori, invero fortemente alterate in questo momento storico, da una domanda notevolmente superiore all’offerta, peraltro limitata a pochi grandi players.

Dunque, le capacità nello sviluppo di processori e chip sono fondamentali per il futuro delle odierne economie più avanzate.

Semiconduttori: l’industria UE

D’altro canto, l’Alleanza industriale sui processori e le tecnologie dei semiconduttori sarà uno strumento chiave per ulteriori progressi industriali nell’UE, perché consentirà di identificare ed affrontare le esigenze industriali, definendo la roadmap tecnologica per sviluppare la capacità di progettare e produrre i chip più avanzati riducendo al contempo le dipendenze strategiche complessive ed aumentando la quota della produzione globale di semiconduttori al 20% entro il 2030.

A tal fine, l’Alleanza mira anche a stabilire la capacità di progettazione e produzione necessaria per produrre la prossima generazione di processori e componenti elettronici affidabili. Ciò significherà spostare l’Europa verso una capacità di produzione di nodi di processo da 16 nanometri (nm) a 10 nm per supportare le attuali esigenze dell’Europa, nonché da 5 a 2 nm e oltre, per anticipare le future esigenze tecnologiche.

Sul fronte dei dati, poi, come evidenziato nella Strategia Europea per i Dati, il volume dei dati generati è in forte aumento e si prevede che una quota significativa di dati sarà elaborata (80% entro il 2025, da solo il 20% oggi), in prossimità (edge) agli utenti, esattamente dove vengono generati.

Questo cambiamento se, da un lato rappresenta una grande opportunità per l’UE di rafforzare le proprie capacità cloud e edge, e in ultimo, la sua sovranità tecnologica, dall’altro lato, richiederà lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie di elaborazione dei dati fondamentalmente nuove, e diverse dai modelli di infrastruttura di elaborazione dei dati completamente centralizzati.

Prospettiva di sviluppo

L’Alleanza europea per i dati industriali, l’edge e il cloud favorirà così lo sviluppo di tecnologie cloud e edge innovative ed altamente sicure, capaci di elaborare dati altamente sensibili oltre che efficienti dal punto di vista energetico e completamente interoperabili, rafforzando a regime la competitività dell’industria.

Il lavoro dell’Alleanza, per l’intera durata, sarà improntato ai seguenti principi e norme fondamentali:

  • standard più elevati in termini di interoperabilità e portabilità/reversibilità, apertura e trasparenza;
  • standard più elevati in termini di protezione dei dati, sicurezza informatica e sovranità dei dati;
  • stato dell’arte in termini di efficienza energetica e sostenibilità;
  • conformità alle migliori pratiche cloud europee, anche attraverso l’adesione a standard, codici di condotta e schemi di certificazione pertinenti;
  • partecipazione alle Alleanze da parte di tutti gli enti pubblici e privati ​​con un rappresentante legale nell’Unione e con attività pertinenti, a condizione che soddisfino le condizioni definite nel mandato.

Le alleanze riuniranno imprese, rappresentanti degli Stati membri, università, utenti e organizzazioni di ricerca e tecnologia e, nella loro dichiarazione congiunta, gli Stati membri firmatari hanno anche concordato di lavorare insieme per la distribuzione di infrastrutture e servizi cloud resilienti e competitivi in tutta Europa.

L’adesione alle Alleanze, considerata la rilevanza strategica delle attività nei rispettivi settori, è subordinata alla sottoscrizione di apposite dichiarazioni, che saranno valutate dalla Commissione Europea, nonché al rispetto di una serie di condizioni, tra le quali in particolare la sicurezza (compresa la sicurezza informatica), la sicurezza dell’approvvigionamento, la protezione della proprietà intellettuale, la protezione dei dati e accesso ai dati e l’opportunità concreta per l’Alleanza.