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Schillaci: “FSE 2.0? C’è un problema spinoso di privacy, ma fiducioso su risoluzione”

Nel PNRR per potenziare il fascicolo sanitario elettronico (FSE) sono a disposizione 1,3 miliardi di euro. Tra le migliorie, quello di renderlo interoperabile su tutto il territorio nazionale e non più confinato a ogni singola Regione. Ma a che punto è questa riforma?

“Mercoledì prossimo avrò una riunione operativa sul Fascicolo Sanitario Elettronico con il ministro Fitto e il Sottosegretario Butti. L’obiettivo dell’incontro è arrivare a una conclusione sul FSE”, ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci in un videocollegamento con la prima edizione del convegno ‘Sanità in Liguria: sinergie vincenti per una Regione all’avanguardia nella ricerca e nella digitalizzazione’ organizzato a Rapallo dalla Fondazione Pallavicino Ets e dal gruppo ‘Edizioni Liguri’ con il patrocinio della Regione Liguria.

Schillaci: “Su FSE un capitolo abbastanza spinoso che riguarda la privacy”

Il FSE è un argomento complesso”, ha aggiunto Schillaci, “perché c’è di mezzo un capitolo abbastanza spinoso che riguarda la privacy”. “Ma sono molto fiducioso, che a breve”, ha concluso il ministro, “con lo sforzo e il contributo di tutti, riusciremo a risolverlo, e quindi poi ad andare nella direzione della Telemedicina”.  

Schillaci ha fatto riferimento al “capitolo spinoso della privacy”, perché il Garante dal 22 agosto 2022 ha chiesto di correggere lo schema di decreto per riformare il FSE, scritto dai precedenti ministri della Salute e dell’Innovazione Tecnologica, Roberto Speranza e Vittorio Colao.

FSE 2.0 a che punto siamo?

Da allora, sono passati 9 mesi, e livello normativo è bloccato il precedente percorso (targato Draghi/Colao/Speranza) di approvazione della riforma del FSE. Tuttavia, va detto che qualcosa si muove. Difatti, lo scorso 5 aprile si è tenuta la prima riunione del Comitato interministeriale per la transizione digitale (CiTD) presieduto dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti. Il CiTD è l’entità istituita dal Governo Meloni, che coordina e supporta l’azione del Governo nell’attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea. All’ordine del giorno della riunione del CiTD vi era anche il tema del Fascicolo Sanitario Elettronico del quale è stato presentato lo stato di avanzamento: si legge nel comunicato che: 

Risulta completato il percorso di messa a punto dei piani regionali per l’incremento delle competenze dei professionisti del Sistema Sanitario, e dei piani di adeguamento tecnologico finalizzati a garantire la crescita omogenea dei servizi su tutto il territorio nazionale. È stata condivisa la necessità di accelerare il percorso di adozione dei decreti attuativi necessari al completamento dell’iniziativa. Il nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico garantirà ai professionisti sanitari la possibilità di avvalersi di una stessa fonte, completa e aggiornata, di informazioni cliniche, offrirà ai cittadini un punto di accesso ai servizi erogati dal Sistema Sanitario nazionale, valorizzerà i dati per effettuare analisi cliniche, consentirà una programmazione sanitaria in linea con i bisogni e supporterà la ricerca”.

Certo, “condividere la necessità di accelerare il percorso di adozione dei decreti attuativi necessari al completamento dell’iniziativa” non significa ancora sbloccare politicamente e di fatto la situazione del FSE e dell’EDS e della Piattaforma per la Telemedicina.

Vedremo cosa emergerà di ufficiale mercoledì prossimo dalla riunione operativa tra Schillaci-Fitto-Butti.

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Key4biz sulla riforma del Fascicolo Sanitario Elettronico ha lanciato una campaign. Ecco la prima puntata dal titolo “FSE, come riformarlo e i rischi privacy e cyber con il più grande database sanitario”

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