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Fascicolo Sanitario Elettronico, i vantaggi che non ti aspetti

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Tutte le risposte del Garante Privacy alle domande più frequenti sul Fascicolo Sanitario Elettronico. I vantaggi che non ti aspetti.

Il fascicolo sanitario elettronico (FSE) è l’insieme di dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi riguardanti l’assistito”, generati oltre che da strutture sanitarie pubbliche anche da quelle private.

L’interessato deve esprimere il suo consenso?

Una volta che l’assistito abbia espresso il proprio consenso alla consultazione del fascicolo, che deve essere reso una tantum e può essere sempre revocato, il personale sanitario che lo ha in cura può accedere al suo FSE. La prestazione sanitaria è comunque garantita anche in caso di mancato consenso.

Con i recenti interventi di semplificazione, il FSE viene automaticamente alimentato in modo che lo stesso assistito possa facilmente consultare i propri documenti socio-sanitari, anche se generati da strutture sanitarie situate al di fuori della Regione di appartenenza, grazie all’interoperabilità assicurata dal Sistema Tessera Sanitaria.

A prescindere dal consenso dell’assistito, gli organi di governo sanitario possono accedere a dati pseudonimizzati presenti nel FSE per svolgere le relative funzioni istituzionali (es. programmazione delle cure, gestione delle emergenze sanitarie).

Il personale amministrativo operante nella struttura sanitaria può accedere al fascicolo?

Il personale amministrativo può, in qualità di soggetto autorizzato, consultare solo le informazioni necessarie per assolvere alle funzioni amministrative cui è preposto e strettamente correlate all’erogazione della prestazione sanitaria (ad esempio, il personale addetto alla prenotazione di esami diagnostici o visite specialistiche può consultare unicamente i dati indispensabili per la prenotazione stessa).

Può il medico di medicina generale/pediatra di libera scelta (MMG/PLS) dell’interessato accedere al FSE?

Sì. Il fascicolo può essere consultato da tutti gli esercenti le professioni sanitarie (pubblici e privati) che a vario titolo prenderanno in cura l’interessato. Il MMG/PLS ha poi il compito specifico di redigere il profilo sanitario sintetico (il cosiddetto patient summary).

Quali sono i soggetti che possono accedere al FSE?

  • L’assistito, che potrà così consultare i propri documenti sanitari sia clinici che amministrativi, come le ricette o i certificati di malattia.
  • Con il consenso dell’assistito, tutti gli esercenti le professioni sanitarie (pubblici e privati) che intervengono nel processo di cura dell’assistito, compreso il medico di base, cui compete anche il compito di redigere il patient summary (profilo sanitario sintetico).
  • Le Regioni e il Ministero della salute per finalità di governo e di ricerca (senza i dati identificativi diretti dell’assistito e nel rispetto dei principi di indispensabilità, necessità, pertinenza e non eccedenza).

Quali sono i soggetti che non possono accedere al FSE?

I periti, le compagnie di assicurazione, i datori di lavoro, le associazioni scientifiche e gli organismi amministrativi pur se operanti in ambito sanitario, e comunque i terzi non autorizzati non possono accedere al FSE.

È possibile ricevere il risultato del test HIV sul proprio FSE?

La disciplina legislativa sull’HIV (l. n. 135/90) prevede che la comunicazione dei risultati di accertamenti diagnostici diretti o indiretti per l’infezione da HIV può essere data esclusivamente alla persona cui tali esami sono riferiti.

Spetta pertanto alla struttura sanitaria individuare le modalità più corrette per assicurare la prevista intermediazione tra medico e paziente in merito al significato diagnostico di questi referti, così come richiesta dalla disciplina di settore. Una volta soddisfatta tale intermediazione, il referto sull’HIV, al pari di ogni altro referto, può essere reso disponibile all’interessato tramite il FSE.

Resta fermo, inoltre, che il risultato del test HIV può essere reso accessibile al personale che ha in cura l’interessato solo previo consenso informato dello stesso interessato.

In molte Regioni le ricette e referti in tempo reale anche nel Fascicolo Sanitario Elettronico

Ma forse in molti non sanno che in molte Regioni italiane la prescrizione medica digitale nel momento in cui viene elaborata dal medico è presente anche nel Fascicolo Sanitario Elettronico(FSE). Avviene in tempo reale.

Questo vale per le prescrizioni mediche, i referti rilasciati da strutture pubbliche e per le vaccinazioni. Eccoli, per esempio, nel mio Fascicolo Sanitario Elettronico.

Non serve quindi, per chi può accedere al FSE, chiedere tutto ciò via email o WhatsApp.

Tra le Regioni all’avanguardia in tema di e-ricette c’è il Veneto, in cui è stato dematerializzato l’intero processo della ricetta. Non serve neanche il “promemoria”. Al cittadino basta identificarsi in farmacia tramite la propria tessera sanitaria. Il processo di dematerializzazione garantisce al sistema sanitario veneto un risparmio di circa 3 milioni di euro l’anno.

A livello europeo si sta sperimentando, con l’Italia tra i Paesi capofila, la prescrizione sanitaria elettronica da far trovare e visualizzare al paziente direttamente nel futuro Wallet europeo dell’identità digitale.

Clicca qui per accedere al Fascicolo Sanitario della tua Regione.