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Robot, grazie a cloud e IA mercato globale da 218 miliardi di dollari entro il 2030

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L’intelligenza artificiale e il cloud computing hanno trasformato profondamente il mondo della robotica, favorendo una nuova fase di crescita, innovazione e diffusione, secondo il Report di GlobalData, ma attenzione alla formazione e le nuove competenze, necessarie agli uomini per poterci lavorare assieme e non soccombere all’automazione.

Una nuova generazione di robot industriali, il Report

I robot non sono più quelle macchine rigide, fisse e con funzionalità standard a cui siamo stati abituati negli anni passati. Oggi svolgono attività di varia natura, ma soprattutto in maniera dinamica e con elevata flessibilità.

In questo l’intelligenza artificiale (IA) ha dato un grande contributo, consentendo alle macchine di svolgere un maggior numero di lavori, in diversi ambiti e condizioni di impiego, con o senza l’uomo di fianco.

Secondo il Report pubblicato da GlobalData, dal titolo “Robotics – Thematic Intelligence”, si stima che il mercato mondiale dei robot industriali potrebbe raggiungere i 218 miliardi di dollari di valore entro il 2030.

Ad oggi, secondo lo studio, tale settore ha raggiunto quasi i 63 miliardi di dollari di valore e sono più di 3 milioni i robot industriali installati a livello globale e si attende in trend positivo in crescita entro il prossimo decennio.

IA e cloud hanno trasformato la robotica mondiale

Questo perché, secondo Isabel Al-Dhahir, analista senior di GlobalData, la robotica diventerà sempre più “intelligente”, grazie all’IA, e sofisticata, tanto da trovare nuovi sbocchi commerciali, non solo a livello di produzione manifatturiera, ma anche nelle nostre case e negli uffici.

In ambito sanitario gli interventi chirurgici eseguiti da robot direttamente o assistiti da robot sono in deciso aumento – ha spiegato Al-Dhahir – poi ci sono gli impieghi nella logistica, nei magazzini, nei centri di distribuzione, fino al mercato consumer, con i primi prodotti di robotica intelligente per la casa, come ad esempio gli aspirapolvere automatizzati”.

Alla base di questa nuova generazione di robot c’è sicuramente l’IA, ma anche lo sviluppo del cloud computing. Assieme, queste due tecnologie, hanno trasformato la robotica in un campo di applicazioni più ampio, innovativo, sofisticato, elevando allo stesso tempo la rapidità di calcolo e di movimenti e gli standard di sicurezza”, ha precisato l’analista di GlobalData.

Le macchine ci ruberanno davvero il lavoro? No, se ci prepariamo a lavorarci assieme

Se i robot si stanno moltiplicando un po’ in tutti i settori economici ed industriali, fino alla Pubblica Amministrazione, la sanità, l’istruzione e persino l’ambiente domestico, in molti stanno iniziando ad avanzare critiche e forti preoccupazioni sull’impatto di questa tecnologia sul mondo del lavoro ad esempio.

L’automazione davvero creerà disoccupazione futura? Oltre ai posti di lavoro minacciati, quante professioni scompariranno nei prossimi anni a causa della robotica e dell’IA?

La catena di montaggio in fabbrica vede cobot (collaborative robot) e robot logistici progressivamente prendere il posto degli uomini, trasformando i tradizionali luoghi di produzione in avanzati laboratori di ingegneria informatica.

Si dice che la tecnologia non distrugge, ma trasforma i posti di lavoro, attraverso profondi cambiamenti nelle competenze e nelle mansioni, ma certo, avvertono gli esperti, se non si lavora seriamente sulla formazione, se le Istituzioni sovranazionali, gli Stati e i Governi non lavoreranno da subito ad un piano d’azione, a partire dai più giovani, forse non ci sarà modo di evitare il peggio.