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Riscaldamento e bollette: incidenza e come risparmiare

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È necessario, però, controllare di volta in volta il proprio consumo per capire qual è l’impatto del riscaldamento sulle bollette.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Il riscaldamento incide in modo significativo sulle bollette relative ai consumi registrati nel corso dei mesi invernali. Contrastare il clima freddo, soprattutto in alcuni periodi dell’anno e in alcune zone del Paese, richiede un dispendio energetico notevole. Per le famiglie, in particolare in questo momento in cui i prezzi delle materie prime energetiche sono al massimo storico, è fondamentale analizzare sempre con molta attenzione il modo in cui si utilizza il riscaldamento per capire l’incidenza sulle bollette.

Ci sono vari parametri da considerare. Per prima cosa, è importante sottolineare che non c’è una regola generale per determinare l’incidenza di un sistema di riscaldamento autonomo sulle bollette. Tutto dipende da due fattori: i consumi di energia ed il costo unitario dell’energia. Nella maggior parte dei casi, le abitazioni con un sistema di riscaldamento autonomo utilizzano il gas naturale in arrivo dalla rete di distribuzione nazionale per alimentare la caldaia e incrementare la temperatura in casa.

Possono esserci, naturalmente, anche altre soluzioni. Ci sono sistemi che utilizzano l’energia elettrica per il riscaldamento. Anche in questo caso, c’è un impatto in bolletta significativo e gli elementi da considerare resteranno i consumi e il costo dell’energia. Altri sistemi possono utilizzare bombole esterne per alimentare l’impianto. In questo caso, pur non essendoci un impatto diretto in bolletta bisognerà ugualmente fare i conti con un esborso significativo per riscaldare casa.

Trovare il giusto equilibrio tra la possibilità di riscaldare casa e combattere il clima freddo ed i costi per raggiungere tale obiettivo è molto importante. In un momento come questo in cui il costo dell’energia è molto elevato diventa fondamentale effettuare delle valutazioni attente della situazione. Il “problema” si porrà anche tra qualche mese quando, con le temperature che saliranno, sarà necessario raffreddare casa e i condizionatori inizieranno ad avere un impatto significativo in bolletta. L’analisi relativa al rapporto tra riscaldamento e bollette, con le dovute differenze, potrà essere effettuata anche per il raffrescamento di casa.

Qual è l’incidenza del riscaldamento sulle bollette?

Il rapporto tra riscaldamento e bollette è strettissimo per chi utilizza un sistema di riscaldamento autonomo. Nella maggior parte dei casi, è il gas naturale ad alimentare tali sistemi che, quindi, andranno ad avere un impatto notevole sulle bollette del gas. Non c’è una connessione diretta o comunque una formula matematica che permette di misurare l’incidenza del riscaldamento sulla bolletta.

Analizzando i propri consumi però sarà facile notare un notevole incremento della spesa di gas durante i mesi autunnali e invernali. Tale aumento è legato a doppio filo al riscaldamento. Le forniture di gas in cui la materia prima non è utilizzata per il riscaldamento ma solo per la cottura e, eventualmente, per riscaldare l’acqua presentano bollette molto più leggere, a confermare dell’impatto che il riscaldamento può avere sulla spesa.

È necessario, però, controllare di volta in volta il proprio consumo per capire qual è l’impatto del riscaldamento sulle bollette. In media, più del 50% dei consumi di gas nei mesi invernali è legato al riscaldamento (per le abitazioni in cui è presente un sistema di riscaldamento autonomo a gas). Di conseguenza, la porzione maggiore delle bollette relative ai mesi “freddi” dell’anno sarà dovuta alla necessità di riscaldare casa.

Come ridurre l’incidenza del riscaldamento sulle bollette?

Non possiamo indicare una percentuale precisa per valutare l’incidenza del riscaldamento (autonomo) sulle bollette. Sappiamo che si tratta di un’incidenza rilevante che però è legata a tanti fattori come il modo ed il tempo di utilizzo del sistema di riscaldamento, la grandezza dell’immobile da riscaldare e l’efficienza del sistema di riscaldamento (una caldaia ad alta efficienza consumerà molto meno di una a bassa efficienza e una casa ben coibentata registrerà una dispersione termica minima).

Quello che possiamo valutare, invece, è il modo per ridurre l’incidenza del riscaldamento sulle bollette. In linea di massima, infatti, il fattore principale che determinare la crescita delle bollette è il consumo di energia. Ipotizziamo di voler analizzare il modo in cui poter alleggerire l’impatto del riscaldamento sulle bollette per un’abitazione con un sistema di riscaldamento autonomo alimentato da gas naturale.

Per raggiungere questo obiettivo ci sono due opzioni principali. La prima riguarda il taglio dei consumi. È banale, infatti, rilevare che riducendo il consumo si registrerà anche una riduzione dell’importo della bolletta. La riduzione dei consumi può avvenire in vari modi. È possibile, ad esempio, scegliere consapevolmente di utilizzare di meno il riscaldamento ed evitando di attivare l’impianto quanto la temperatura è fredda ma sostenibile.

Ci sono altri modi per tagliare i consumi. È possibile, ad esempio, ridurre gli sprechi, facendo attenzione all’orario di utilizzo e ai tempi di accensione e spegnimento del riscaldamento (non è necessario mantenere l’impianto attivo quando in casa non c’è nessuno o durante le ore notturne quando le coperte possono garantire una buona protezione dal freddo). Prestare attenzione agli sprechi è la strada giusta per il risparmio, soprattutto in un periodo così complicato per il mercato energetico come quello che stiamo vivendo.

Anche l’efficienza energetica ha un impatto notevole sui consumi legati al riscaldamento. Puntare su apparecchiature ad alta efficienza possono rappresentare un sostegno incredibile e per molti versi inaspettato per il risparmio. Le soluzioni più moderne sono estremamente più efficienti di quelle presenti qualche anno fa (questo vale per le caldaie ma anche per i vari elettrodomestici). Il risparmio garantito da una soluzione ad alta efficienza può, quindi, essere davvero enorme.

Anche la coibentazione di casa è un parametro da non sottovalutare. Evitare spifferi e fuoriuscite di aria calda verso l’esterno (sostituire gli infissi con modelli ad alta efficienza può rappresentare un ottimo investimento in tal senso) contribuirà all’obiettivo di ridurre i consumi in quanto la casa resterà calda per più tempo grazie all’assenza di una dispersione termica rilevante verso l’esterno.

Abbinando la riduzione dei consumi “volontaria”, ottenuta riducendo l’uso del riscaldamento e tagliando gli sprechi, a quella indiretta, rappresentata dalla scelta di soluzioni ad alta efficienza, sarà possibile ridurre l’incidenza del riscaldamento sulle bollette nel caso preso in esame. C’è, naturalmente, anche un altro sistema per raggiungere questo obiettivo senza dover ridurre i consumi energetici. Per alleggerire l’impatto del riscaldamento sulle bollette è possibile ridurre il costo dell’energia.

Il taglio del costo dell’energia e, in particolare, del gas naturale può avvenire affidandosi alle soluzioni presenti sul Mercato Libero. Molti fornitori del Mercato Libero, infatti, mettono a disposizione degli utenti delle tariffe con prezzi del gas molto più bassi rispetto a quelli praticati nel servizio di Maggior Tutela dove, ricordiamo, è ARERA, l’autorità italiana per l’energia, che stabilisce i prezzi delle materie prime energetiche.

Come ridurre il costo dell’energia e tagliare le bollette

Per poter alleggerire l’impatto del riscaldamento sulle bollette è, quindi, possibile ridurre il costo del gas. Tale obiettivo è alla portata di tutte le famiglie grazie alle migliori offerte del Mercato Libero. Individuare le tariffe più vantaggiose rispetto al mercato tutelato è davvero semplice. Affidandosi alla comparazione online disponibile tramite il comparatore di SOStariffe.it per offerte gas oppure tramite l’App di SOStariffe.it basteranno pochi minuti per scegliere l’offerta giusta per risparmiare.

Per individuare l’offerta è necessario inserire una stima del proprio consumo annuo di gas. Tale dato è sempre riportato nell’ultima bolletta inviata dall’attuale fornitore ma può anche essere stimato in pochi istanti grazie al tool di calcolo integrato nel comparatore. Una volta individuato questo dato, sarà il comparatore stesso a stabilire quali sono le tariffe gas migliori del momento per la propria fornitura.

L’utente riceverà informazioni precise in merito alla spesa stimata legata all’attivazione di ogni singola tariffa e potrà scegliere l’offerta giusta da attivare per massimizzare il risparmio. Abbassando il costo del gas naturale (espresso in €/Smc) è possibile ottenere un risparmio netto rispetto al mercato tutelato, sia nel breve che nel lungo periodo.

Dopo l’aggiornamento di gennaio 2022, infatti, i clienti del mercato tutelato registrano una spesa per il gas pari a 0,879436 euro/Smc. Con le offerte del Mercato Libero, disponibili a febbraio 2022, è possibile accedere ad un prezzo del gas nettamente inferiore. Le opzioni tariffarie che propongono un prezzo del gas pari a circa 0,5 euro/Smc sono diverse. In molti casi, inoltre, il prezzo è anche fisso e bloccato, per almeno 12 mesi, in modo da garantire una protezione contro i futuri rincari che non sarebbe possibile ottenere con il mercato tutelato dove i prezzi si aggiornano ogni 3 mesi.

Una volta scelta l’offerta da attivare, sarà possibile procedere con l’attivazione del nuovo contratto direttamente online. La procedura da seguire è molto semplice e prevede il passaggio per il sito del fornitore, eliminando qualsiasi intermediario. Per attivare un nuovo contratto basta fornire i dati anagrafici dell’intestatario della fornitura ed i dati della fornitura (in particolare serve il codice univoco PDR disponibile nell’ultima bolletta inviata dal proprio fornitore).