Carta del docente

Riparte il Bonus Docenti. Il Miur apre ai supplenti, ma non da quest’anno

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L’applicazione carta del docente torna accessibile dopo un periodo di manutenzione per la gestione del bonus da 500 euro. Utilizzabili anche i residui degli anni scolastici passati, per registrarsi necessario munirsi di Spid.

E’ di nuovo attiva dopo un periodo di manutenzione e aggiornamento dei borsellini elettronici la piattaforma Carta del Docente, il bonus da 500 euro destinato ai docenti di ruolo per acquisti di beni e servizi per l’aggiornamento professionale degli insegnanti. Per fruire del bonus è necessario munirsi di credenziali Spid (Sistema pubblico di identità digitale) presso un identity provider accreditato (InfocertID; PosteID; SielteID; TimID; ArubaID; NamirialID Lepida; Intesa; Register.it) e creare i buoni spesa digitali sulla piattaforma.

L’apertura ai precari del ministro Bussetti

Oltre agli insegnanti di ruolo, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha aperto oggi alla possibilità di allargare il bonus anche agli insegnanti precari.  La notizia è stata data dal ministro a Corrado Zunino su RepubblicaTV, anche se l’ampliamento della platea dei beneficiari avverrà più probabilmente dal prossimo anno scolastico. Insomma, l’intenzione c’è, ma mancano i fondi per partire da subito con i precari.

il Ministro ha detto: “Bonus docenti valevole anche per i precari? Devono avere diritto anche loro, ma è una scelta fatta da un altro governoha dichiarato BussettiQuesto vuol dire che al momento, come sottolineato dallo steso Bussetti, questo il tema di estendere il bonus 500 euro anche ai docenti non di ruolo finirà nel calderone delle proposte con una certa priorità. Ovviamente, si è trattato solo di un’intenzione. Conferme o date ancora non si conoscono”. 

Il bonus di 500 euro può essere speso per l’acquisto di dispositivi elettronici come computer e tablet (ma non smartphone) o per iscriversi a corsi di aggiornamento professionale.

Spid in cerca di rilancio

La speranza è che gli insegnanti accedano in massa al servizio per spingere le registrazioni a Spid, il sistema pubblico di identità digitale per l’accesso ai servizi digitali della PA, che dal lancio ufficiale a gennaio 2016 ha totalizzato 2.785.393 richieste di credenziali, ben al di sotto dei 10 milioni fissati come obiettivo a fine 2016 dal Governo Renzi, anche per mancanza di un business model ben definito.

Le raccomandazioni del Miur

“Ciascun insegnante in possesso di una utenza SPID (chi ne è a tutt’oggi ancora sprovvisto può richiederla qui: Come richiedere SPID) può accedere al bonus dei 500 euro previsti per l’anno scolastico 2018-2019. Sono a disposizione anche le somme non spese e/o gli importi dei buoni non validati relativi all’anno scolastico 2016/17 e 2017/18. Ciascun insegnante può consultare la composizione del proprio borsellino elettronico attraverso la specifica funzione di “storico portafoglio”. Si sottolinea l’importanza di utilizzare i numeri del contact center solo dopo aver consultato le domande frequenti e le istruzioni. 

I docenti che non sono mai riusciti a registrarsi e che si rivolgono ai diversi canali di assistenza sono invitati a specificare sempre il proprio codice fiscale ed il nome dell’ Identity Provider presso il quale è stata attivata l’utenza SPID”.

Dove spendere i buoni

I buoni che verranno creati dai docenti possono essere spesi sia presso un negozio fisico che direttamente online. La scelta di quali buoni creare andrà effettuata in base all’ambito di appartenenza di proprio interesse. Gli ambiti disponibili sono i seguenti: libri e testi, formazione e aggiornamento, mostre ed eventi culturali, musei, cinema, teatro, spettacoli dal vivo, hardware e software. Nello specifico per quanto riguarda l’ambito formazione e aggiornamento, al momento sulla carta del docente sono caricati soltanto pochi Enti Accreditati per l’erogazione di corsi di formazione online.