Lo scenario

Rinnovabili soffrono il virus ma coprono il 50% della domanda di elettricità in Italia. La sfida Ue delle comunità energetiche sostenibili

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La domanda di energia elettrica in Italia è stata soddisfatta per il 47% dalle fonti energetiche rinnovabili ad aprile 2020. La capacità mondiale delle fonti pulite è cresciuta del +6%. Progetto Ue per le comunità energetiche coordinato dall’Enea per un’economia low-carbon e di transizione.

Ad aprile 2020 la domanda di energia elettrica in Italia è stata soddisfatta per il 47% dalle fonti energetiche rinnovabili, contro il 36% del 2019. Secondo le nuove stime di Terna, le fonti che sono cresciute di più sono il fotovoltaico (+27%) e l’idroelettrico (+10,4%).

Rinnovabili nazionali e nel mondo

Il generale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 19,9 miliardi di kWh, in diminuzione del 17,2% rispetto allo stesso mese del 2019. Una riduzione legata secondo lo studio all’impatto della pandemia di Covid-19, che ha tagliato complessivamente i consumi di energia elettrica nel nostro Paese.

A livello mondiale, invece, la pandemia ha avuto come effetto una riduzione della produttività degli impianti a fonti rinnovabili valutata dall’Iea attorno al -13%: quest’anno saranno aggiunti complessivamente 167 GW di energia pulita.

Diversi i motivi alla base di questo risultato, secondo i ricercatori, tra cui il blocco dei progetti di costruzione di nuovi impianti e delle infrastrutture di distribuzione, congelamento degli investimenti, blocco delle attività economiche e industriali, distanziamento sociale.

Nonostante le diverse criticità, la capacità mondiale delle fonti energetiche rinnovabili è in realtà cresciuta di un +6%. Atteso inoltre un deciso rimbalzo del settore FER nel 2021 ai valori del 2019, soprattutto grazie all’entrata in funzione di alcuni mega impianti asiatici, tra cui due impianti idroelettrici in Cina.

Energia pulita in Italia

Grazie al sostegno alla green economy, secondo stime GSE, l’Italia nel 2019 ha prodotto oltre 3 kWh su 10 con le fonti rinnovabili (circa 115 TWh di energia elettrica da Fer) e 10,7 Mtep (tonnellate equivalenti petrolio) di energia termica.

Numeri che hanno consentito all’Italia di superare, anche nel 2019, gli obiettivi europei previsti al 2020, attestandosi (secondo le stime preliminari) a circa il 18% di consumi totali di energia (elettrica, termica e nei trasporti) coperti da fonti rinnovabili.

Nel 2019 risultano in esercizio circa 900.000 impianti relativi alle fonti rinnovabili elettriche, per una potenza complessiva di quasi 55.500 MW. Di questi, più di 880.000 sono fotovoltaici, oltre 5.600 sono eolici, i restanti riguardano le altre fonti (idraulica, geotermica, bioenergie).

Comunità energetiche sostenibili

In questo processo mondiale di transizione verso un sistema economico sostenibile, innovativo e low-carbon, l’Europa propone una nuova sfida: sviluppare strumenti innovativi per la gestione ottimale delle comunità energetiche.

Inizialmente è prevista la realizzazione di una piattaforma attraverso la quale gli utenti della comunità potranno partecipare attivamente alla gestione ‘comunitaria’ dell’energia per soddisfare in modo sostenibile ed efficiente il proprio fabbisogno energetico.

Successivamente, l’iniziativa si focalizzerà sull’uso ottimale e sostenibile dei vettori energetici multipli.

Si tratta del progetto europeo “eNeuron di Innovation Action (IA), coordinato dall’ENEA e risultato primo nella classifica della call di riferimento. L’iniziativa è stata finanziata con 6 milioni di euro, nell’ambito di Horizon 2020, e coinvolge 17 partner pubblici e privati di 8 Paesi. Per l’Italia, oltre ad ENEA, partecipano l’Università Politecnica delle Marche e la Fondazione ICONS.

Il progetto intende la comunità dell’energia come un’infrastruttura integrata per tutti i vettori energetici, e vede il sistema elettrico come spina dorsale, caratterizzata dall’accoppiamento delle reti elettriche con quelle del gas, del riscaldamento e del raffrescamento, supportate dall’accumulo di energia nelle varie forme e tipologie, inclusi i veicoli elettrici e i processi di conversione”, ha spiegato Marialaura Di Somma, Laboratorio Smart Grid e Reti Energetiche del Centro ENEA di Portici e coordinatrice del progetto.

In particolare, si legge nella nota pubblicata dall’Agenzia italiana, eNeuron contribuirà alla realizzazione di strumenti per la pianificazione di sistemi energetici integrati in presenza di poli-generazione distribuita e con elevati livelli di penetrazione di energia rinnovabile.