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Rete unica, Starace (Enel) ‘Fondi interessati’

“Non c’è nessun avanzamento” sulla trattativa per la creazione di una rete unica in fibra tra Tim e Open Fiber, tuttavia “penso che i fondi siano tutti interessati perché sono tutti venuti a parlarci”. Lo ha detto Francesco Starace, amministratore delegato di Enel che con Cdp controlla Open Fiber, dopo le indiscrezioni sulla disponibilità di circa 15 grandi fondi infrastrutturali al progetto di rete unica. “Credo che in questo momento dipenda più che altro dalle vicende interne di Tim. Noi siamo totalmente fermi“, ha sottolineato a margine della cerimonia per i Cavalieri del lavoro al Quirinale.

Sulla recente nomina di Salvatore Rossi a presidente di Tim, Starace ha risposto “è appena arrivato, diamogli tempo”.

Con Salvatore Rossi alla presidenza, nominato ieri all’unanimità dal cda, ripartono le strategie di Tim. E ripartono dalla rete unica con Open Fiber mentre sulla conversione delle risparmio permangono le perplessità di Vivendi che già a fine 2015 bocciò l’operazione. Ieri il board ha scelto il successore di Fulvio Conti, mentre l’ad Luigi Gubitosi ha accennato alle grandi manovre in corso. Sulla rete nei scorsi giorni, è stato inviato, secondo quanto risulta al Messaggero, a 15 fondi infrastrutturali il confidentiality agreement necessario per lavorare su un progetto che il neonato governo vorrebbe si concretizzasse nei prossimi mesi.

Fra gli operatori coinvolti ci sono F2i, Ardian, Antin, Adia, Macquarie, Gic, Psp, Cppib e Cic. Un ruolo rilevante, nelle attese, potrebbe essere svolto da F2i, che rappresenterebbe una soluzione di sistema evidente: il fondo potrebbe agire da solo o fare da capofila a un gruppo di investitori. Il nuovo progetto dovrebbe prevedere che la cordata di fondi acquisti il 100% di Open Fiber per una valutazione di 3-4 miliardi.

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