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Rete unica, si allungano i tempi in attesa dei conti di TIM

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Il progetto rete unica promosso da Tim sembra in stallo. Enel prende tempo per valutare l'offerta del fondo Macquarie sulla quota detenuta in Open Fiber, mentre la due diligence delle reti di Tim e Open Fiber sarebbe ancora al palo.

Rete unica, si allungano i tempi. Da un lato, Enel non ha fretta di forzare le decisioni sull’offerta del fondo australiano Macquarie. Dall’altro, la due diligence delle reti di TIM e Open Fiber è ancora in fase preliminare. Il dossier rete unica di TIM è quindi ancora in stallo, in attesa della trimestrale di TIM del 10 novembre.

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Fronte Enel

Sul fronte Enel, slitta l’esame dell’offerta di Macquarie per rilevare la quota del 50% in mano al gruppo elettrico in Open Fiber. Oggi, in occasione del Cda del gruppo guidato da Francesco Starace, l’offerta sarà oggetto di una semplice informativa. Secondo Il Sole 24 Ore, l’offerta potrebbe essere discussa in un nuovo Cda che si dovrebbe tenere prima del 24 novembre, quando l’azienda presenterà il piano industriale. Enel, come già preannunciato a metà ottobre, vuole riflettere.

Divergenze sulla due diligence

C’è poi il secondo versante che starebbe rallentando il procedere del dossier, vale a dire il mancato accordo sui consulenti incaricati della due diligence delle reti delle parti in causa, TIM (che si è data il primo trimestre 2021 per chiudere l’operazione) e Open Fiber. L’esame delle due reti doveva cominciare il 20 settembre scorso, ma secondo quanto riportato dalla Stampa, da allora quasi nulla si è mosso. Motivo del contendere, la scelta da parte di TIM ricaduta su Italtel quale advisor per la valutazione della rete di Open Fiber. Tim avrebbe proposto a Open Fiber di scegliere a sua volta un advisor di suo gradimento. Ma cosa succederà in caso di valutazioni discordanti delle rispettive reti?

Inoltre, secondo voci emerse la scorsa settimana, TIM sarebbe pronta a rientrarvi con una quota di minoranza in Italtel.

Tutti fattori, questi, che vanno nella direzione di impantanare definitivamente l’intera operazione.

Trimestrale TIM, il consensus degli analisti

Nel frattempo, il mercato attende la trimestrale dell’azienda guidata da Luigi Gubitosi del 10 novembre. TIM ha aggiornato il consensus degli analisti sui conti del terzo trimestre. Secondo il consensus elaborato dalle principali banche d’affari, TIM dovrebbe registrare ricavi per 3,83 miliardi di euro nel terzo trimestre, con un -6,8% rispetto ai 4,1 miliardi del terzo trimestre 2019, a fronte di un Ebitda organico stimato in 1,76 miliardi (-8%) e un capex di 752 milioni in aumento rispetto ai 718 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. L’indebitamento finanziario netto è visto a 25,67 miliardi, rispetto ai 27,67 miliardi del 31 dicembre 2019.

Secondo altre stime il terzo trimestre, che coincide con il periodo estivo, sarebbe stato molto difficile soprattutto per il mobile (il margine operativo lordo è atteso -14%), mentre la telefonia fissa seppur in calo (il mol dovrebbe calare -10%) avrebbe offerto deboli segnali di miglioramento rispetto al secondo trimestre.

FiberCop

Per quanto riguarda FiberCop, la società della rete secondaria quasi totalmente in rame di TIM partecipata al 37,5% dal fondo Usa KKR e al 4,5% da Fastweb, “avvierà la sua piena operatività entro il primo trimestre del 2021 e la scelta dell’amministratore delegato avverrà a ridosso della partenza della società”. A sottolinearlo in una nota è TIM “con riferimento a indiscrezioni di stampa relative alla definizione del nuovo vertice di FiberCop”, secondo cui il vertice della società Luigi Gubitosi, avrebbe scelto come ad Gianluca Landolina, attuale capo azienda di Cellnex.

TIM ha precisato che “ad oggi non è stato individuato alcun nominativo e non è stata presa alcuna decisione in merito alla carica di amministratore delegato di FiberCop”.

Per la presidenza della società della rete di TIM – che secondo la lettera di intenti firmata con Cdp dovrebbe fondersi con Open Fiber dando vita al progetto di rete unica – la scorsa settimana è stato fatto da Gubitosi il nome di Massimo Sarmi.