L'incontro

Rete unica, Cgil-Cisl-Uil: governo prenda decisioni in tempi rapidi. Bombardieri (Uil): ‘Governo ci riconvochi’

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Nessuna risposta da parte del Governo all’incontro di oggi con i vertici di Cgil, Cisl e Uil sulla crisi di Tim. Il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri: ‘Il Governo ci riconvochi per dirci cosa vuole fare’.

Nulla di fatto all’incontro fra governo e sindacati oggi a Palazzo Chigi per discutere del delicato tema della rete unica. In realtà, da parte del Governo era presente il capo di gabinetto di Palazzo Chigi, Gaetano Caputi, mentre sul fronte sindacale c’erano tutti i leader di Cgil, Cisl e Uil (Landini, Sbarra e Bombardieri) che forse si sarebbero aspettati un diverso contraltare. “Non siamo abituati a giudicare le delegazioni degli altri – ha detto il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri c’era il capo di gabinetto del presidente del Consiglio, dottor Caputi, e con lui abbiamo parlato”.

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Bombardieri (Uil): Governo ci riconvochi

Sul dossier Tim, “noi ovviamente ci aspettiamo, viste anche alcune scadenze, fra un paio di giorni che il governo recepisca le cose che noi abbiamo detto e ci riconvochi, intanto per chiarirci cosa vuole fare e poi per avviare un confronto su quelle che saranno le ricadute occupazionali”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri al termine della riunione a Palazzo Chigi ricordando, inoltre, che “su questa vertenza ci sono 80.000 posti di lavoro in ballo: 43.000 posti lavoro di Tim e 40.000 posti di lavoro dell’indotto”.

Bombardieri ha aggiunto che durante l’incontro i sindacati hanno ribadito di essere “contrari allo spezzatino e convinti che questo Paese debba tutelare un asset strategico che serve per lo sviluppo dello stesso paese”.

Sindacati: No spezzatino

Sta di fatto, che le richieste del sindacato sono note. La richiesta al governo è di prendere delle decisioni in tempi rapidi, senza arrivare a uno spezzatino di Tim per la rete unica. “Ci sono delle scadenze in tempi stretti – ha aggiunto Bombardieri, riferendosi allo scadere del Mou per l’eventuale offerta non vincolante di Cdp sulla rete Tim fissata il 30 novembre – è tempo che il governo prenda posizione e ci riconvochi per dirci cosa ha deciso”.

Questa la posizione espressa da Cgil, Cisl e Uil al governo che oggi ha ricevuto i tre segretari generali, Landini, Sbarra e Bombardieri e i sindacati di categoria, sul tema della rete unica e del futuro di Tim. Per il governo, come detto, era presente il capo di gabinetto di Palazzo Chigi, Gaetano Caputi.

Landini: ok rete unica, ma no spezzatino

“Abbiamo ribadito la posizione unitaria delle confederazioni e delle categorie e cioè che noi siamo d’accordo sul lavorare che la rete sia una rete unica però abbiamo ribadito che siamo contrari a qualsiasi idea di spezzatino – ha detto il numero uno della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’incontro – che vorrebbe dire disperdere il patrimonio di un’azienda come Tim e abbiamo indicato al governo la necessità di prendere delle decisioni e di agire rapidamente in questo senso anche cambiando quello che è il progetto di politica industriale che fino ad ora è stato realizzato”.

Landini: serve nei prossimi giorni risposta precisa del Governo

“Su queste questioni non abbiamo avuto risposte questa sera. Il governo e chi era presente per il governo si è riservato di riferire in sede politica e quindi al presidente del consiglio questa posizione e noi abbiamo ribadito che è necessario nei prossimi giorni avere una risposta precisa su quello che il governo pensa di fare. Abbiamo sollecitato che è necessario prendere una decisione in tempi rapidi perché è il momento di prendere le decisioni in tempi rapidi. Non si può rinviare ulteriormente questa situazione”, ha spiegato Landini al termine dell’incontro.