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Rete unica, Antitrust Ue verso la bocciatura della fusione (Bloomberg)?

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Secondo Bloomberg, l'Antitrust Ue sarebbe poco propenso a concedere il disco verde all'operazione di merger fra le reti di Tim e Open Fiber per timore di un ritorno al monopolio della rete in Italia.

“L’Antitrust europeo sarebbe propenso ad opporsi al piano di creazione di una rete unica nazionale in Italia controllata da Tim”. Lo scrive Bloomberg, citando fonti della Commissione vicine al dossier. L’Antitrust Ue guidato dalla vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager è preoccupata che la combinazione fra Tim e Open Fiber possa creare un monopolio, cancellando decenni di liberalizzazioni.

Le indiscrezioni di Bloomberg confermerebbero quanto già anticipato da Keybiz, da ultimo non più tardi di due giorni fa nell’editoriale di Raffaele Barberio ‘Ecco perché Bruxelles boccerà il piano di TIM per realizzare la rete unica in Italia’.

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L’amministratore delegato di Tim Luigi Gubitosi da mesi spinge verso la fusione con Open Fiber e pretende il controllo della nuova entità.

Ma, secondo Bloomberg, i tecnici della Ue sarebbero preoccupati del fatto che Tim, principale operatore del paese, assumesse il controllo del nuovo operatore all’ingrosso che nascerebbe dalla fusione con Open Fiber.

Intanto, oggi in apertura il titolo Tim soffre in borsa cedendo il 3,03% a 0,36 centesimi (ma arrivando a cedere fino al 7% per pochi minuti in asta di volatilità), sotto pressione per le incognite sulla fattibilità della rete unica anche dettate, appunto, dall’orientamento dell’antitrust europeo.

Il parere della Ue, come ricordato ieri in audizione in Commissione Trasporti alla Camera dalla ministra dell’Innovazione Paola Pisano, è vincolante per il buon esito dell’operazione fortemente voluta dal Governo Conte.

Oggi intanto è in programma il Cda di Enel, sul tavolo l’offerta del fondo australiano Macquarie per la quota compresa fra il 35% e il 50% detenuta da Enel in open Fiber.