L'Ipo

RaiWay, Tarantola: ‘In Borsa entro l’anno’. Sindacati sulle barricate

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Il presidente Rai, Anna Maria Tarantola, assicura che entro fine anno ci sarà lo sbarco in Borsa di RaiWay. I sindacati protestano, ma l’Ipo porterà la Rai in pareggio dopo anni di rosso.

La protesta dei sindacati non mette in forse il progetto di ‘alienazione’ di una quota minoritaria di RaiWay.

Stamani, a margine del Prix Italia in corso a Torino, a confermarlo è il presidente Rai, Anna Maria Tarantola che ha dichiarato: “Stiamo lavorando, l’azienda ha un percorso che sta seguendo e credo che sia possibile in questo momento, proprio per l’impegno che viene dato, ritenere che per fine anno l’operazione possa andare in porto”.

Una mossa che non trova d’accordo Slc Cgil, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind ConfSal, che stamani hanno detto d’aver scritto a Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dello Sviluppo Economico, Commissione di Vigilanza Rai, Corte dei Conti, CONSOB, Borsa Italiana, AGCOM e AGCM, per “denunciare la modalità – a loro avviso – illegittima con cui si sta procedendo alla quotazione in borsa e alla vendita di parte della società RaiWay”.

Per la Tarantola, “Quella di RaiWay è un’operazione complessa e delicata che richiede una riservatezza veramente elevata. Parlando di una quotazione ci sono regole di riservatezza che vanno preservate. Quando si fa una quotazione è importante garantire pari informazioni a tutti”.

La scorsa settimana, RaiWay ha rinnovato il Consiglio d’amministrazione, nominando presidente Camillo Rossotto.

La società delle torri controllata dalla Rai dovrà mettere sul mercato entro fine anno una quota di minoranza, come ha stabilito il governo fissando il limite massimo del 49% mentre il restante rimarrà in mano pubblica.

I sindacati vorrebbero che “tale procedura fosse valutata, oltre che sotto il profilo di legittimità, anche sotto l’aspetto economico, nell’interesse generale del paese, cittadini e lavoratori”.

Al di là dei disaccordi, però, il dato certo è che questa operazione non solo consentirà alla Rai di rispettare il taglio dei 150 milioni chiesto dal governo con il DL Irpef, ma di far cassa e chiudere in pareggio il bilancio.

La Rai potrebbe arrivare a incassare fino a 600 milioni di euro, facendo forza sulla grande capillarità di RaiWay che è presente su tutto il territorio nazionale con le sue torri. Difficile che si arrivi a questa cifra perché la Rai non ha agito con tempestività come ha invece fatto Mediaset con Ei Towers. Resterebbe comunque una grossa operazione che, se fatta con le dovute sinergie e razionalizzazioni, permetterebbe alla Rai di far cassa portando il bilancio del 2014, dopo anni di rosso, in pareggio o in positivo in un anno dove ci sono stati grossi esborsi per i diritti tv.

Il prossimo step del Cda Rai è adesso quello di decidere come procedere con la quotazione: se predisporre una classica Ipo, preferire una trattativa privata o indire un’asta.

In questo senso il governo ha dato ampia autonomia all’azienda, introducendo solo una norma cornice con un DPCM, controfirmato già dal Ministero dello Sviluppo economico e da quell’Economia, che stabilisce che il 51% di RaiWay resti in mano pubblica.

Per il resto la Rai potrà procedere come meglio crede per cedere fino al 49% della società.