L'intervento

Quantum society: i dati saranno l’energia del futuro, ma la crittografia è ancora vulnerabile

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Il calcolo quantistico non smette di incuriosire, di attrarre investitori e di dare vita a nuove imprese, ma è una tecnologia ancora in fase di sviluppo e nasconde ancora molte insidie, soprattutto lato sicurezza. Michio Kaku: “Dovranno essere escogitati nuovi sistemi di crittografia a prova di quantum technology”.

Siamo ancora alle battute iniziali, diciamo alla definizione di un nuovo sistema di computazione, ma già da qualche anno alcune tra le principali Big Tech globali (come IBM e Google) hanno dato il via alla corsa al quantum computing, all’informatica quantistica, al calcolo quantistico.

Un mondo assolutamente nuovo, alternativo a quello attuale, perché prefigura uno spostamento dal mondo delle molecole a quello degli atomi, dalle unità di misura dell’informazione codificata in bit ai quantum bit, l’unità di informazione quantistica.

Questo perché tale tecnologia va a pescare direttamente nelle leggi della fisica e della meccanica quantistica, che studiano le particelle subatomiche e le loro dinamiche.

Quantistica e cyber sicurezza

L’informatica quantistica può esser considerata come l’insieme delle tecniche di calcolo (e del loro studio) che utilizzano i quanti (i quantum bit) per memorizzare ed elaborare le informazioni. Ma non solo. Oggi il quantum computing è utilizzato in diversi settori: informatica, finanza, logistica e trasporti, machine learning, intelligenza artificiale, reti neuronali, cybersecurity.

Quest’ultima voce è particolarmente rilevante, perché gli investimenti in questo settore sono in crescita esponenziale in tutto il mondo e in molti guardano alla quantistica per rendere i nostri sistemi di cyber sicurezza più efficaci e impenetrabili.

Il fisico teorico Michio Kaku, parlando al DigiCert Security Summit di San Diego, ha richiamato l’attenzione di tutti proprio sull’aspetto della cybersecurity legata alla quantum technology. “I dati saranno una fonte di energia quasi rinnovabile in futuro – ha affermato Kaku, secondo quanto riportato da infosecurity-magazine.comma i dati vanno raccolti, ancora grezzi, e poi elaborati, esattamente come il petrolio che dai pozzi va in raffineria”.

In questo futuro prossimo, ogni aspetto della nostra quotidianità, ogni aspetto della vita dell’essere umano, del nostro lavoro e delle relazioni tra di noi, sarà mediato dai dati”, ha sottolineato il fisico.

Dati che possono essere hackerati e che vanno protetti tramite soluzioni avanzate di crittografia. Il problema è che il quantum computing è perfettamente in grado di bucare tali sistemi difensivi.

Tutte le attività umane saranno digitalizzate, perché così si avranno sempre più dati e i dati sono una fonte di ricchezza, come il petrolio, per il cui possesso le imprese lotteranno, con ogni mezzo”, ha ribadito Kaku, “e questo significa che i dati saranno vulnerabili e che dovranno essere escogitati nuovi sistemi di crittografia a prova di quantum“.

L’informatica quantistica, minaccia o risorsa?

No, non è una minaccia assoluta, o almeno può esserlo, ma non in questi termini. Secondo il fisico statunitense, infatti, siamo ancora lontani da questi scenari, ma è bene pensarci da subito, perché la strada che abbiamo preso ci porterà dritti nella quantum society.

Kaku, inoltre, si è raccomandato di potenziare i sistemi di crittografia e di renderli più complessi, ad esempio, “favorendo la crittografia simmetrica” e sviluppando nuovi sistemi di “quantum cryptography”, difendendo comunque il valore di questa tecnologia e lanciando quasi un motto: “use quantum to fight quantum”.

Quantum, 6G e mercato

Uno dei driver chiave per sfruttare la tecnologia quantistica, secondo molti esperti, oltre i segmenti di mercato sopra accennati, è la futura rete 6G.

Nel Report pubblicato da Research and Markets, dal titolo “Quantum technology market: computing, communications, imaging, security, sensing, modeling and simulation 2019-2024“, il 6G potrebbe offrire all’industria il potenziale giusto per lanciare nuove applicazioni e servizi, a partire dalle tecnologie imagingsensing, di sicurezza e di localizzazione.

Secondo lo studio, il mercato dei qubit potrebbe arrivare a valere più di 18 miliardi di dollari entro il 2024.