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Quando si accendono i riscaldamenti? Le date delle 6 zone climatiche

Quando si accendono i riscaldamenti? Siamo nel pieno dell’autunno e in molte zone d’Italia mancano pochi giorni alle prime accensioni. Le date in cui si possono accendere gli impianti, le ore di accensione e le temperature massime sono fissate dalla legge, ma le istituzioni locali possono adottare delle ordinanze che modificano le previsioni generali, in base alle condizioni climatiche o alla situazione energetica del momento.

Quando si accendono i riscaldamenti?

È quindi importante sapere da che data si possono accendere i riscaldamenti nella propria città, ma anche tenere d’occhio le comunicazioni del Comune per verificare se ci sono novità in merito, e i regolamenti condominiali, se si vive in un edificio con riscaldamento centralizzato. Per non ricevere brutte sorprese all’arrivo della bolletta del gas, poi, è utile seguire i nostri consigli, che aiutano a consumare meno e a scegliere le offerte gas più convenienti, con il supporto del comparatore di SOStariffe.it.

Guida alle date di accensione

La normativa attuale regola le date di accensione e di spegnimento, il numero di ore giornaliere in cui può rimanere acceso l’impianto di riscaldamento e la temperatura da non superare. Questi limiti non sono uguali in tutta Italia, ma variano a seconda della zona climatica in cui sono classificate le città.

L’Italia è divisa in sei zone climatiche, ordinate dalla zona A, quella con le temperature medie più calde, alla zona F, la più fredda.

A meno di deroghe locali, i riscaldamenti possono essere accesi:

5 consigli per abbassare le bollette

Le bollette del gas del periodo invernale incutono timore a molte famiglie. Riscaldare gli ambienti e avere una temperatura gradevole in casa può rivelarsi infatti molto costoso e, senza qualche accorgimento, la spesa può essere proibitiva.

Per riuscire a spendere meno è necessario agire su due fronti: da un lato, bisogna assicurarsi che l’impianto sia efficiente e che non ci siano sprechi di energia e, dall’altro lato, è necessario trovare una tariffa conveniente per il gas.

Prima di accendere l’impianto è bene verificare che la caldaia funzioni bene e che siano stati fatti i controlli e le manutenzioni di routine. Se si ha una vecchia caldaia si può anche pensare di sostituirla, scegliendo un modello più recente e più efficiente.

L’efficienza energetica dell’edificio e l’isolamento termico degli infissi sono altri aspetti centrali. Intervenire con soluzioni temporanee o definitive per migliorare il profilo energetico della casa può aiutare a ottimizzare la spesa, evitando la dispersione del calore.

Un altro consiglio utile è quello di installare le valvole termostatiche nei caloriferi. Queste valvole permettono di regolare il calore in ogni stanza: in questo modo si può decidere quali ambienti riscaldare di più o di meno a seconda del momento della giornata e delle esigenze della famiglia.

Anche impostare una temperatura più bassa rispetto al limite massimo consentito è una buona soluzione per ridurre i consumi pur avendo un buon livello di temperature in casa. Passare, ad esempio, da 20 gradi a 19 può far risparmiare fino al 7%.

A incidere ancor di più sulla spesa può essere la tariffa gas proposta dal proprio fornitore. Monitorare regolarmente il mercato libero è di grande aiuto per riuscire a tagliare le bollette: i fornitori del gas rinnovano regolarmente le loro offerte, proponendo tariffe competitive a prezzo bloccato o a prezzo indicizzato.

Le migliori offerte degli operatori partner di SOStariffe.it hanno soluzioni che partono da 0,36 €/Smc se si sceglie una tariffa a prezzo indicizzato e da 0,37 €/Smc se si preferisce la stabilità di un’offerta a prezzo bloccato.

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