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Quando si accendono i riscaldamenti? Le date delle 6 zone climatiche

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L’Italia è divisa in sei zone climatiche, ordinate dalla zona A, quella con le temperature medie più calde, alla zona F, la più fredda.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Quando si accendono i riscaldamenti? Siamo nel pieno dell’autunno e in molte zone d’Italia mancano pochi giorni alle prime accensioni. Le date in cui si possono accendere gli impianti, le ore di accensione e le temperature massime sono fissate dalla legge, ma le istituzioni locali possono adottare delle ordinanze che modificano le previsioni generali, in base alle condizioni climatiche o alla situazione energetica del momento.

Quando si accendono i riscaldamenti?

È quindi importante sapere da che data si possono accendere i riscaldamenti nella propria città, ma anche tenere d’occhio le comunicazioni del Comune per verificare se ci sono novità in merito, e i regolamenti condominiali, se si vive in un edificio con riscaldamento centralizzato. Per non ricevere brutte sorprese all’arrivo della bolletta del gas, poi, è utile seguire i nostri consigli, che aiutano a consumare meno e a scegliere le offerte gas più convenienti, con il supporto del comparatore di SOStariffe.it.

Guida alle date di accensione

La normativa attuale regola le date di accensione e di spegnimento, il numero di ore giornaliere in cui può rimanere acceso l’impianto di riscaldamento e la temperatura da non superare. Questi limiti non sono uguali in tutta Italia, ma variano a seconda della zona climatica in cui sono classificate le città.

L’Italia è divisa in sei zone climatiche, ordinate dalla zona A, quella con le temperature medie più calde, alla zona F, la più fredda.

A meno di deroghe locali, i riscaldamenti possono essere accesi:

  • Durante tutto l’anno e senza limiti di tempo nelle città incluse nella zona F, che comprende oltre 1.000 comuni dell’area alpina e appenninica;
  • Dal 15 ottobre al 15 aprile, per un massimo di 14 ore al giorno in zona E, che include città come Milano, Torino, Aosta, Brescia e Vicenza;
  • Dal 1° novembre al 15 aprile, per 12 ore al giorno in zona D, che comprende numerose località del nord, del centro e del sud, come Genova, La Spezia, Lucca, Firenze, Siena, Pescara, Roma, Avellino e Vibo Valentia;
  • Dal 15 novembre al 31 marzo, per 10 ore al giorno in zona C, a cui appartengono vari comuni del sud, tra cui Napoli, Bari, Lecce, Sassari e Cagliari;
  • Dal 1° dicembre al 31 marzo, per 8 ore al giorno in zona B, che include città situate soprattutto in Sicilia e Calabria;
  • Dal 1° dicembre al 15 marzo, per 6 ore al giorno in zona A, a cui appartengono Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle.

5 consigli per abbassare le bollette

Le bollette del gas del periodo invernale incutono timore a molte famiglie. Riscaldare gli ambienti e avere una temperatura gradevole in casa può rivelarsi infatti molto costoso e, senza qualche accorgimento, la spesa può essere proibitiva.

Per riuscire a spendere meno è necessario agire su due fronti: da un lato, bisogna assicurarsi che l’impianto sia efficiente e che non ci siano sprechi di energia e, dall’altro lato, è necessario trovare una tariffa conveniente per il gas.

Prima di accendere l’impianto è bene verificare che la caldaia funzioni bene e che siano stati fatti i controlli e le manutenzioni di routine. Se si ha una vecchia caldaia si può anche pensare di sostituirla, scegliendo un modello più recente e più efficiente.

L’efficienza energetica dell’edificio e l’isolamento termico degli infissi sono altri aspetti centrali. Intervenire con soluzioni temporanee o definitive per migliorare il profilo energetico della casa può aiutare a ottimizzare la spesa, evitando la dispersione del calore.

Un altro consiglio utile è quello di installare le valvole termostatiche nei caloriferi. Queste valvole permettono di regolare il calore in ogni stanza: in questo modo si può decidere quali ambienti riscaldare di più o di meno a seconda del momento della giornata e delle esigenze della famiglia.

Anche impostare una temperatura più bassa rispetto al limite massimo consentito è una buona soluzione per ridurre i consumi pur avendo un buon livello di temperature in casa. Passare, ad esempio, da 20 gradi a 19 può far risparmiare fino al 7%.

A incidere ancor di più sulla spesa può essere la tariffa gas proposta dal proprio fornitore. Monitorare regolarmente il mercato libero è di grande aiuto per riuscire a tagliare le bollette: i fornitori del gas rinnovano regolarmente le loro offerte, proponendo tariffe competitive a prezzo bloccato o a prezzo indicizzato.

Le migliori offerte degli operatori partner di SOStariffe.it hanno soluzioni che partono da 0,36 €/Smc se si sceglie una tariffa a prezzo indicizzato e da 0,37 €/Smc se si preferisce la stabilità di un’offerta a prezzo bloccato.

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