PIL

Produzione industriale: a dicembre 2014 crescono solo ICT, trasporti e automazione

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PIL italiano che non cresce da 14 trimestri: nell’ultimo trimestre 2014 perde ancora lo 0,3%, mentre i settori economici che guidano la produzione nazionale a dicembre sono trasporti, ICT e automazione per l’industria.

Nel quarto trimestre del 2014, il prodotto interno lordo (PIL) è aumentato in termini congiunturali dello 0,7% negli Stati Uniti e in Germania, dello 0,5% nel Regno Unito e dello 0,1% in Francia (su base annua del 2,8% in Germania, del 2,5% negli Stati Uniti e del 2,7% nel Regno Unito). In Italia la crescita è invece ancora a zero, stando alle stime preliminari dell’Istat.

È il 14° trimestre senza crescita per la nostra economia, con il PIL diminuito dello 0,3% nei confronti del quarto trimestre del 2013. Per il 2015, le stime del Fondo Monetario Internazionale indicano un più 0,4% per il nostro Paese, mentre il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan vede la ‘possibilità’ di una più rosea crescita intorno allo 0,7-0,8%.

A dicembre 2014 la produzione industriale italiana registra gli incrementi maggiori nei settori della fabbricazione dei mezzi di trasporto (+14,7%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+13,9%) e della fabbricazione di macchine e attrezzature per l’industria (+8,6%).

È quanto rileva l’Istat nel nuovo indice della produzione industriale relativa al mese di dicembre 2014, che vede un aumento complessivo dello 0,4% rispetto a novembre 2014, mentre su base trimestrale segna una diminuzione dello 0,1%. La variazione congiunturale è dovuta ad una diminuzione del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dell’industria e di un aumento nei servizi.

Nella media dell’intero anno 2014, la produzione è scesa dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Le diminuzioni maggiori si registrano nei comparti della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-10,3%), della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-7,4%) e della attività estrattiva (-5,8%).

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