Privacy

Privacy Digitale, il nuovo libro di Emilio Tosi tra democrazia e algoritmi

a cura di Prof. Avv. Emilio Tosi, Direttore Esecutivo DIRITTO NUOVE TECNOLOGIE®- Studi giuridici per l’Innovazione® |

Pubblichiamo di seguito l'introduzione del libro a cura di Emilio TOSI, Direttore Esecutivo DNT® Diritto delle Nuove Tecnologie® - Studi giuridici per l’Innovazione® "Privacy digitale, riservatezza e protezione dei dati personali tra GDPR e nuovo Codice Privacy" - edito da Giuffré Lefebvre.

Privacy digitale potrebbe sembrare una contraddizione in termini, un singolare ossimoro giuridico, ma così non è.

La data simbolica del 25 maggio 2018 segna la piena applicazione della nuova disciplina uniforme in materia di tutela della riservatezza e protezione dei dati personali delle persone fisiche introdotta dal Regolamento 27 aprile 2016, n. 679 — meglio noto come General Data Protection Regulation (GDPR) UE — che ha abrogato la storica Direttiva CE 95/46.

Tale rilevante novità normativa per la tutela dei diritti fondamentali della persona alla riservatezza e alla protezione dei dati personali (art. 2 Costituzione e artt. 7 e 8 Carta dei diritti fondamentali UE) ha richiesto l’armonizzazione ad opera del D.Lgs. 10 agosto 2018, n. 101 — entrato in vigore il 19 settembre 2018 — del Codice Privacy ora novellato.

Il GDPR in forza della sua intrinseca vocazione transnazionale può nel contesto complesso e mutevole dei mercati digitali ben svolgere funzione di legal benchmark globale.

Da ultimo è stato, infine, pubblicato il Regolamento UE del 23 ottobre, n. 1725 — che abroga il Regolamento (CE) n. 45/2001 e la decisione n. 1247/2002/CE — sulla tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione e sulla libera circolazione di tali dati.

Manca ancora, tuttavia, per completare il quadro regolatorio comunitario l’ultimo — essenziale — tassello normativo della proposta di Regolamento e-privacy relativo alla tutela della vita privata e dei dati personali nelle comunicazioni elettroniche sia delle persone fisiche che delle persone giuridiche, abrogativo della Direttiva 2002/58/CE.

La centralità e rilevanza, socio-economica prima ancora che giuri- dica, di tali temi innovativi è segnalata anche dalla costante attenzione riservata alle iniziative scientifiche promosse da questa Collana.

Gli ultimi tre incontri di Studi della Collana Diritto delle Nuove Tecnologie — DNT — sono stati, infatti, dedicati ai complessi, quanto attuali, temi della tutela della riservatezza e della protezione dei dati personali proprio nel contesto della società digitale.

Il VI Convegno DNT organizzato nell’Università di Milano Bicocca in data 8 maggio 2017 — un anno prima circa della piena applicazione del General Data Protection Regulation — dal titolo suggestivo “Oltre vent’anni dal primo intervento normativo in materia di privacy: la riforma della protezione dei dati personali alla luce del nuovo Regolamento UE 679/2016” con la relazione magistrale di Giovanni Buttarelli European Data Protection Supervisor.

Il VII Convegno DNT in data 23 ottobre 2017 — organizzato insieme alla Fondazione Cesifin Presieduta dal Prof. Giuseppe Morbi- delli Emerito di Diritto Amministrativo dell’Università La Sapienza di Roma — dal titolo emblematico “Privacy digitale e protezione dei dati personali tra persona e mercato” con le relazioni magistrali di Antonello Soro Garante per la Protezione dei Dati Personali, Ugo De Servio Presidente Emerito della Corte Costituzionale e le conclusioni del Prof. Pietro Perlingieri Emerito di Diritto Privato nell’Università del Sannio.

Infine, l’VIII Convegno DNT il 31 ottobre 2018 nell’Università di Milano Bicocca a pochi mesi dalla piena applicazione del GDPR sul tema “Protezione dei dati personali tra GDPR UE e nuovo Codice Privacy: un primo bilancio applicativo” con l’intervento autorevole di Antonello Soro Garante per la Protezione dei Dati Personali.

Louis Brandeis e Samuel Warren già nel lontano 1890 con il celeberrimo saggio The Right To Privacy (Harvard Law Review, Decembre 15, 1890, 193 ss.) coglievano la duplice essenza — materiale e immateriale di tale diritto — evidenziando, in particolare, il nuovo right to be let alone: “That the individual shall have full protection in person and in property is a principle as old as the common Iaw; but it has been found necessary fnom time to time to define anew the exact nature and extent of such protection. Political, social, and economic changes entail the recognition of new rights, and the common law. in its eternal youth, grows to meet the demands of society. Thus, in very early times, the law gave a remedy only for physical interference with life and property, for trespasses vi et armis. Then the “right to life” served only to protect the subject from battery in its various forms; liberty meant freedom from actual restraint; and the right to property secured to the individual his lands and his cattle. Later, there came a recognition of man’s spiritual nature, of his feelings and his intellect. Gradually the scope of these Iegal rights broadened; and now the right to Iife has come to mean the right to enjoy life,-the right to be let alone; the right to liberty secures the exercise of extensive ciyil privileges; and the term “property” has grown to comprise every form of possession-intangible, as well as tangible”.

In Italia i temi della tutela della riservatezza personale, dell’identità e della protezione dei dati personali sono stati inaugurati e sviluppati da Maestri quali Stefano Rodotà a partire dagli anni settanta con il classico studio Elaboratori Elettronici e controllo sociale, Bologna, 1973; e successivamente da Guido Alpa, La disciplina dei dati personali, Roma, 1998.

Seguiti dai fondamentali commentari di Ettore Giannantonio, Mario Losano e Vincenzo Zeno Zencovich su La tutela dei dati personali. Commentario alla L. 675/1996, Padova, 1999; Salvatore Sica e Pasquale Stanzione, La nuova disciplina della privacy, Bologna, 2004; Vincenzo Cuffaro, Roberto D’Orazio e Vincenzo Ricciuto, Il Codice del Trattamento dei Dati Personali, Torino, 2007; e da ultimo Cesare Massimo Bianca e Francesco Donato Busnelli, La protezione dei dati personali, Padova, 2007.

Anche i Direttori di questa Collana DNT hanno, sommessamente, raccolto la sfida intellettuale e proseguito gli studi in materia promuo- vendo — sin dalla fondazione nel 2003 — la cultura giuridica dell’in- novazione, della tutela della privacy e della protezione dei dati perso- nali.

Si possono ricordare ex multis oltre ai ventuno volumi pubblicati nella presente Collana DNT: la raccolta di studi curata da Vincenzo Franceschelli, La tutela della privacy informatica. Problemi e prospettive, Milano, 1998; i lavori di Emilio Tosi, Prime osservazioni sull’applicabi- lità della disciplina generale della tutela dei dati personali a Internet e al commercio elettronico, in Dir. informaz. e informatica, 3, 1999, 591 ss.; La tutela dei dati personali, in E. Tosi (a cura di), I problemi giuridici di Internet, Collana “Diritto dell’informatica”, diretta da Guido Alpa, Milano, 3a ed. 2003, 307 ss.; e infine la voce enciclopedica Tutela dei dati personali online, in Digesto, Discipline Privatistiche — Sezione Civile, Appendice di aggiornamento, Torino, 2003, 1273 ss. oltre alla raccolta di leggi, iniziata nel 2001, in materia di tutela e sicurezza dei dati personali Codice della Privacy, Piacenza, giunta oggi all’undicesima edizione.

In attesa dell’ultimo tassello normativo dell’e-privacy emergono temi e problemi della privacy digitale che richiedono analisi giuridica e interpretazione assiologica costituzionalmente orientata.

Occorre scongiurare il progressivo, quanto incontrollato e scarsa- mente trasparente per non dire opaco, dominio dell’algoritmo.

Come suggerisce Frank Pasquale nel saggio The Black Box Society. The Secret Algorithms That Control Money and Information (Harvard University Press, London, 2015) “At the core of information economy are Internet and finance companies that accumulate vast amounts of digital data and with it intimate details of their customers’ — our — lives. (…)decostructing the black box of big data isn’t easy.(…)Transpa- rency is not just an end in itself but an interim step on the road to intelligibility. So why does this all matter? It matters because authority is increasingly expressed algorithmically.”.

Non ci sono più limiti insuperabili né ostacoli alla volizione umana nella modernità liquida di Zygmut Bauman (Liquid Modernity, Cam- bridge, 2000): spingersi oltre nella società digitale, superare il limite, appunto, proiettandosi verso l’ignoto non appare deprecabile hybris — l’umana tracotanza dell’antica Grecia — ma diviene, pericolosamente, per usare le parole del filosofo Remo Bodei il “maggior vanto dell’età moderna” (Limite, Bologna, 2015).

La Silicolonisation du monde teorizzata dal filosofo francese Eric Sadin (Silicolonisation du monde. L’irrésistible expansion du libéralisme numerique, Paris, 2016) che stigmatizza l’espansione incontrollata del liberismo digitale peculiare della nuova economia della conoscenza — dei nostri comportamenti e dei nostri dati personali — oltre che del global silicon dream.

Senza evocare gli scenari futuristici, distopici, delle impreviste evoluzioni della singolarità tecnologica, una pagina ancora da scrivere, già ora Social Network, Cloud Computing, Smartphone, Smart Cars, Droni, Robot, Fintech, Blockchain, Internet of Things, Big Data — e anche Artificial Intelligence, seppure agli stadi iniziali — costituiscono temibili variabili socio-economiche e tecnologiche che occorre discipli- nare, bilanciando contrapposti interessi, per una piena tutela dei diritti fondamentali della persona.

A tali attualissimi temi giuridici data centrici — che si intersecano con le vite e i diritti fondamentali, di noi tutti, orientando decisioni personali, imprenditoriali oltre che le scelte geopolitiche e strategiche globali degli Stati — esaminati attraverso il prisma del GDPR, del nuovo Codice della Privacy, oltre che della nostra Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali UE, è dedicata la presente raccolta di studi, curata dallo scrivente, dal titolo Privacy Digitale, ventunesimo volume di questa Collana DNT.

L’opera si apre con la Prefazione di Antonello Soro Garante per la Protezione dei dati Personali e si chiude con la Postfazione di Giovanni Buttarelli European Data Protection Supervisor UE.

A Loro e agli Autori che hanno contribuito ad arricchire la presente raccolta, con sensibilità diverse e prospettive di indagine poliedriche, va il sentito ringraziamento dei Direttori di questa Collana DNT.”


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