Recovery Plan

PNRR, Commissione Trasporti e Tlc alla Camera: ‘Più risorse per digitale e 5G’. Scarica il parere

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La Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera chiede più risorse per le infrastrutture a banda ultralarga e 5G nel Recovery Plan e maggiori semplificazioni per velocizzare la realizzazione delle nuove reti.

“Si assumano le necessarie iniziative per garantire un pieno ed efficace sviluppo delle reti 5G, incoraggiando l’integrazione tra fornitori e soggetti committenti di servizi innovativi al fine di consentire il pieno dispiegamento delle enormi possibilità di sviluppo che tale nuovo paradigma tecnologico offre al nostro Paese e assicurando un adeguato sostegno, anche finanziario, per accelerare tale processo”, prevedendo anche maggiori risorse per le infrastrutture digitali, in particolare le reti mobili 5G, unitamente alla previsione di risorse ad hoc per il superamento del digital divide”.

Rivedere limiti emissioni, pieno sviluppo per DAS

Lo chiede il parere della commissione Trasporti della Camera sul Recovery Plan, che parla anche della possibilità di adeguare gli attuali limiti italiani sulle emissioni elettromagnetiche a quelli europei e propone “iniziative per assicurare un supporto alla realizzazione di impianti quali nuove torri e micro-impianti (DAS-Distributed Antenna System/Small cells) in grado di ospitare antenne 5G multi-operatore, infrastrutture necessarie alla copertura delle reti ferroviarie ad alta velocità e delle autostrade e per la copertura di aree quali ospedali, scuole, parchi o musei anche con tecnologie 5G, in coerenza con il principio di neutralità tecnologica”.

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Nuove torri FWA, 4G e 5G

Il parere chiede anche “iniziative per assicurare la realizzazione di nuove torri FWA, 4G e 5G nonché per la realizzazione di una rete di trasporto in fibra per il collegamento delle torri esistenti e di nuova realizzazione unitamente ai ponti radio di ultima generazione”.

Copertura in FTTH e FWA 5G o 5G

Secondo la IX commissione di Montecitorio, “al fine di garantire una copertura rapida del Paese è necessario ricorrere a una soluzione basata su un mix di tecnologie in grado di garantire velocità Gigabit che privilegi l’impiego di connessioni FttH nelle aree più densamente popolate e che si avvalga di soluzioni FWA 5G o 5G nelle aree più remote dove è più oneroso e meno efficiente ricorrere a soluzioni fisse. Un approccio di questo tipo consente di realizzare un servizio VHCN in tempi molto rapidi e con un costo molto ridotto”.

Aree grigie mix FTTH e FWA 5G

“In particolare, nelle aree grigie, serve sostenere l’utilizzo complementare di tecnologie FttH-FWA5G, attraverso bandi di gara suddivisi in molteplici lotti e rimettendo la scelta sul mix tecnologico ai partecipanti ai bandi. Questo meccanismo consentirebbe di ridurre molto i tempi di realizzazione e di aumentare la disponibilità di risorse da investire e, allo stesso tempo, permetterebbe di preservare la concorrenza a livello di Paese, garantendo la massima efficienza e la massima qualità del servizio all’interno del singolo lotto. Inoltre, per facilitare la realizzazione di reti VHCN con tecnologia FWA5G, sarebbe necessario sostenere soluzioni di condivisione di frequenze tra più operatori oppure la messa a disposizione di nuove frequenze destinate specificamente a queste finalità di copertura”.

Presidenti di Regione commissari straordinari per il digitale

Per velocizzare la posa delle nuove reti, la Commissione propone altresì di nominare i presidenti di Regione commissari straordinari per il digitale, “anche per l’acquisizione di per- messi concessori da parte di enti e società”.

Satelliti

Si valuti l’opportunità di investire, “anche in ambito ESA possibilmente con leadership ASI, nelle nuove costellazioni globali di decine di migliaia di satelliti miniaturizzati a bassa orbita che negli Stati Uniti sono già a uno stadio avanzato da parte di numerosi attori privati (Starlink di Space X, Athena di Facebook, Kuiper di Amazon, etc.) e che potranno fornire infrastrutture mondiali utili per il 6G, valutando anche la ricollocazione di tale obiettivo nell’ambito delle politiche di transizione ambientale”.