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Più spettro per il 5G, la Commissione Ue mette a disposizione la banda 900 Mhz e 1800 Mhz

5G

La Commissione Ue ha deciso di mettere a disposizione del 5G la banda 900 e 1800 Mhz per rispondere alla crescente domanda di spettro radio per applicazioni digitali.

Di fatto, l’iniziativa rende le bande 900 Mhz e 1800 Mhz disponibili anche per le applicazioni 5G.  Ad oggi le bande 900 e 1800 Mhz sono usate per le precedenti generazioni 2G, 3G e 4G. Ma con il progressivo abbandono del 3G da parte degli operatori si aprono nuovi spazi spettrali per il nuovo standard di comunicazione mobile.

Ciò consentirà una migliore connettività per applicazioni critiche nel monitoraggio, nella diagnosi e nell’assistenza sanitaria; smart home e consumi energetici ottimizzati; e mobilità connessa e automatizzata per sistemi di trasporto più sicuri ed efficienti.

Accanto alle “bande pioniere” armonizzate per il 5G, il Radio Spectrum Policy Group (RSPG) ha individuato la necessità di garantire che le bande di frequenza già armonizzate per 2G, 3G e 4G siano adattate all’uso del 5G. Secondo il Piano d’azione 5G, entro il 2025 le reti 5G dovrebbero coprire tutte le aree urbane e le principali vie di trasporto.

La Commissione ha inoltre adottato decisioni di attuazione per migliorare le condizioni tecniche per l’uso dello spettro per dispositivi a corto raggio e Wi-Fi.

La connettività avanzata e migliorata è un obiettivo chiave del decennio digitale 2030 proposto dalla Commissione, in base al quale il 5G dovrebbe coprire tutte le aree popolate e tutte le famiglie dell’UE dovrebbero avere accesso alla connettività gigabit entro il 2030. Reti aggiornate, veloci e affidabili saranno il trampolino di lancio per trasformazione digitale tempestiva e per consentire servizi e prodotti migliori in tutta Europa.

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