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Piracy Shield, copertura estesa a prime visioni di cinema e tv

Stop pirateria anche per prime visioni cinematografiche, televisive e programmi live

Vita dura per chi si ostina a cercare contenuti online, dai film alla musica, su piattaforme e siti illegali. Apportate ulteriori modifiche al Regolamento sul diritto d’autore online per il contrasto della pirateria digitale, con particolare riferimento ai contenuti live, con l’estensione del Piracy Shield a nuovi segmenti dell’industria audiovisiva.
Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha adottato, con il voto contrario della Commissaria Elisa Giomi, un provvedimento che di fatto amplia in modo significativo l’ambito di applicazione delle cosiddette “ingiunzioni dinamiche”, strumento già utilizzato dall’Autorità per bloccare la diffusione illecita di contenuti protetti, ora esteso a tutti “i soggetti titolari di eventi trasmessi in diretta”.

Questi ultimi, singolarmente o tramite Associazioni e Federazioni antipirateria, potranno accreditarsi alla piattaforma Piracy Shield, sistema tecnologico operativo dallo scorso anno e gestito da Agcom in collaborazione con i principali operatori di rete.

Capitanio (Agcom): “Per rafforzare misure antipirateria serve più comunicazione

Finalmente Piracy Shield è pronto ad abbattere in trenta minuti siti e applicazioni criminali che diffondono illegalmente prime cinematografiche, nuove serie tv e musica live. Con la decisione presa da Agcom nella riunione di mercoledì, la piattaforma usata per contrastare la pirateria nello sport ora compie un ulteriore passo in avanti, come richiesto a larghissima maggioranza anche dal Parlamento”, ha dichiarato Massimiliano Capitanio, Commissario Agcom.

Per contrastare un cancro che ruba agli italiani 2 miliardi di euro ogni anno e fa perdere ai nostri giovani oltre 10.000 posti di lavoro queste misure sono utili, ma non sufficienti. Serve più comunicazione – ha aggiunto Capitanio – per ricordare che la pirateria è un reato gestito dalle mafie, che gli utenti rischiano multe fino a 5000 euro e che con l’aggiornamento della lista degli eventi in chiaro saranno sempre di più le occasioni per fruire di sport e cultura gratuitamente e legalmente“.

Bagnoli Rossi (FAPAV): “Fondamentale intervenire tempestivamente per spegnere siti che diffondono illegalmente film e serie tv, oltre che eventi sportivi”

Con le modifiche approvate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – ha spiegato in una nota Federico Bagnoli Rossi, Presidente FAPAV – raggiungiamo un traguardo importante nel contrasto al fenomeno della pirateria audiovisiva, posizionando il nostro Paese tra le nazioni più innovative ed evolute a livello europeo in questo ambito. Intervenire entro i 30 minuti per spegnere siti che diffondono illegalmente film e serie tv, oltre che eventi sportivi, è fondamentale proprio perché sino ad oggi il problema della tempestività di intervento ha permesso ai pirati e ai gestori di piattaforme illecite di migrare contenuti illegali da un sito ad un altro“.

C’è inoltre un altro aspetto decisamente rilevante nel provvedimento AGCOM, ossia il richiamo alla responsabilità degli ISP Provider: per contrastare il fenomeno della pirateria occorre che ciascun soggetto della filiera, dalla produzione alla diffusione dei contenuti audiovisivi e multimediali, faccia la sua parte per tutelare il Diritto d’Autore e l’intero comparto che rappresenta“, ha precisato Bagnoli Rossi.

Nel 2024, secondo gli ultimi dati FAPAV/Ipsos – ha sottolineato il Presidente della Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali – si stimano circa 295 milioni di atti di pirateria compiuti con un danno economico complessivo stimato in 778 milioni di euro. Una spina nel fianco non solo per l’industria audiovisiva ma per l’intero Paese – ha proseguito Bagnoli Rossi – considerando tutti e tre i contenuti (film, serie/fiction e sport live) si stimano ripercussioni per l’economia italiana pari a circa 2,2 miliardi di euro di perdita in termini di fatturato delle aziende (non soltanto per l’industria audiovisiva), che comportano una perdita di PIL pari a circa 904 milioni di euro, un mancato introito per lo Stato pari a 407 milioni e una perdita occupazionale complessiva pari ad oltre 12 mila posti di lavoro, tutti valori in aumento rispetto al 2023”.

Il nodo dei primi 30 minuti, copertura estesa a prime visioni cinematografiche e tv

La principale novità riguarda la possibilità di intervenire nei primi 30 minuti di trasmissione di un evento live – il periodo più critico per la pirateria online – disabilitando l’accesso ai contenuti diffusi illegalmente. L’intervento sarà possibile attraverso:

Il meccanismo, pensato per eventi sportivi di grande richiamo (calcio, Formula 1, tennis) ma esteso anche a prime visioni cinematografiche, programmi di intrattenimento e opere sonore assimilabili, rappresenta un rafforzamento del sistema introdotto con la Legge antipirateria del 2023 e aggiornato dal decreto Omnibus del 2024.

Rischio overblocking e controlli su Piracy Shield

Agcom ha ribadito l’obbligo per i segnalatori di operare con la massima diligenza, evitando di colpire risorse legittime con un alto rischio di overblocking.

In caso di uso improprio della piattaforma, come richiesto anche dall’Unione europea, l’Autorità potrà procedere con la sospensione dell’accreditamento. Inoltre, sarà possibile chiedere lo sblocco delle risorse non più destinate ad attività illecite, mentre Agcom potrà ordinare lo sblocco automatico per i siti rimasti in lista nera da oltre sei mesi.

Destinatari e sanzioni

I provvedimenti dell’Autorità non riguardano solo gli operatori di rete, ma anche un ecosistema più ampio:

Sul fronte delle sanzioni, il Regolamento introduce l’avvio di procedimenti sanzionatori nei confronti dei fornitori di servizi di media audiovisivi che violino le norme sul diritto d’autore e sui diritti connessi.

L’armonizzazione con il DSA

Il nuovo quadro regolatorio recepisce anche le disposizioni del Regolamento europeo sui servizi digitali (Digital Services Act – DSA), entrato pienamente in vigore nel 2024, che rafforza le responsabilità delle piattaforme online nella gestione dei contenuti illegali.

In parallelo, integra le modifiche al Testo unico sui servizi di media audiovisivi introdotte di recente dal legislatore italiano.

Un segnale forte per il mercato dei contenuti digitali

Con queste misure, Agcom intende dare un segnale chiaro a un mercato che, secondo le stime diffuse dalle associazioni di settore, subisce ogni anno perdite superiori a 500 milioni di euro in Italia a causa della pirateria, con effetti diretti non solo su broadcaster come Sky, DAZN, Amazon Prime Video, Mediaset e Rai, ma anche sull’intera filiera creativa e sportiva.

Il nuovo Regolamento rafforza dunque il ruolo di Piracy Shield come infrastruttura centrale nella lotta al consumo illegale di contenuti digitali e rappresenta un ulteriore passo verso la costruzione di un ecosistema più sicuro, in linea con gli standard europei.

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