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‘Piano Italia a 1 Giga’, al via il bando. Contributo pubblico fino al 70% per reti wholesale

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È stato pubblicato il bando attraverso cui gli operatori potranno partecipare al ‘piano Italia a 1 Giga, che stanzia, nel PNRR, 3,7 miliardi per portare ad altri 7 milioni di numeri civici nella Aree Nere, Grigie e Bianche di tipo NGA (download maggiore di 30 Mbit/s), reti internet in grado di garantire almeno i 300 Mbit/s. 

Il bando è uno degli interventi della Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga (PDF) che prevede anche Piani per connettere le scuole e le strutture sanitarie e per promuovere lo sviluppo delle reti 5G, previsti in successione entro i prossimi tre mesi.

I civici coinvolti nella misura sono suddivisi in 15 aree geografiche, i cosiddetti lotti, che saranno oggetto di intervento da parte degli operatori vincitori dei finanziamenti. I lavori dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026.

Come partecipare

Per partecipare alla gara, gestita da Infratel Italia sulla base della convenzione stipulata con il Dipartimento per la trasformazione digitale e Invitalia, è necessario accedere e registrarsi alla piattaforma telematica disponibile all’indirizzo web: https://ingate.invitalia.it

Contributo pubblico fino al 70% per reti wholesale

I soggetti interessati possono presentare le offerte entro le ore 13 del 16 marzo 2022, destinate a uno solo, alcuni o tutti i lotti posti a gara e potranno aggiudicarsi un massimo di 8 lotti su 15. Il contributo pubblico coprirà fino al 70% delle spese sostenute mentre una quota non inferiore al 30% rimarrà a carico del beneficiario. Il vincitore della gara dovrà garantire a tutti gli operatori di mercato l’accesso all’ingrosso – cosiddetto wholesale – alle infrastrutture finanziate, sulla base di quanto stabilito dalle linee guida dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) e dal bando di gara. 

Gli obblighi e penali

Per garantire il rispetto degli obblighi del bando entro giugno 2026, sono stati individuati obiettivi semestrali di copertura e un sistema di penali in caso di mancata copertura dei civici e ritardo dei tempi di realizzazione dei lavori. 

I criteri di assegnazione saranno uguali per tutti i lotti e comprenderanno l’offerta economica, le caratteristiche delle reti impiegate, tra cui l’architettura e il dimensionamento della rete, la qualità dei piani di assunzione e formazione del personale e di gestione del progetto, nonché impegni relativi a inclusione, diversità di genere, persone con disabilità e sostegno a categorie svantaggiate ed eventuali miglioramenti rispetto alle performance richieste e alle condizioni tecniche ed economiche regolatorie minime previste.

Per approfondire:

Delusione per il “Piano Italia a 1 Giga”. Rischia di non garantire neanche 1/3 della velocità

La risposta di M. Dècina a Key4biz: “Obiettivo del Piano è assicurare 1 Gigabit/s entro il 2026”

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