Digital customer experience

Perché i robot non possono sostituire l’uomo nel Customer service

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Nell’ambito della customer experience le applicazioni sono numerose e spaziano dalla raccolta e l’analisi dei dati, al customer service, dove chatbot e assistenti virtuali interagiscono direttamente con il cliente finale.

Digital Customer Experience (DCX) è una rubrica settimanale dedicata alla Digital Experience a cura di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui. Per la versione inglese vai al blog.

L’Intelligenza Artificiale sta rimodellando le nostre vite, rendendole più semplici e sicure.

Attraverso l’ottimizzazione dei processi e la ricerca di applicazioni sempre più sofisticate, le macchine, sapientemente istruite, si stanno integrando nell’organizzazione aziendale e nella vita delle persone, per lo svolgimento di molteplici compiti, dai più semplici ai più complessi.

Nell’ambito della customer experience le applicazioni sono numerose e spaziano dalla raccolta e l’analisi dei dati, al customer service, dove chatbot e assistenti virtuali interagiscono direttamente con il cliente finale.

Sebbene in alcune operazioni gli strumenti di automazione sembrino aver sostituito completamente l’essere umano, svolgendo in modo migliore e più veloce le operazioni complesse, in altri il livello di collaborazione è ancora molto alto. Tra questi, spicca l’ambito del customer service, dove la comunicazione con l’utente finale non può essere compiuta in totale autonomia dagli assistenti virtuali.

Nessuno strumento intelligente, infatti, è in grado di sostituire completamente l’uomo nell’interazione con il cliente – non ancora, perlomeno – in nessuna delle fasi di customer experience. La scelta più importante, in questo senso, è riconoscere il ruolo che la tecnologia ricopre nelle dinamiche aziendali (di supporto, appunto, alle attività umane), e individuare le applicazioni da esplorare in futuro, ponendosi sempre in un’ottica di collaborazione, piuttosto che di sostituzione.

Così, ad esempio, i chatbot possono efficacemente raccogliere le informazioni sul cliente e la sua richiesta e rispondere agli interrogativi più semplici, provvedendo poi a trasferire la conversazione a un assistente umano per la risoluzione delle problematiche più complesse.

Allo stesso modo, qualora si volesse affidare l’intera attività di relazione con il cliente a una figura umana, è possibile predisporre una proficua collaborazione tra uomo e macchina, che permetta di raggiungere risultati migliori e snellire i processi. Così, gli assistenti di customer service possono essere aiutati nello svolgimento del loro compito utilizzando un sistema intelligente di raccolta delle informazioni, che lavori in back office fornendo le informazioni necessarie e potenziando le capacità dell’assistente umano.

In questo modo, il valore aggiunto generato dall’integrazione tra AI e HI (human intelligence) riesce a generare risultati migliori e a un costo più basso, perseguendo l’obiettivo finale di soddisfazione del cliente che, ricordiamo, è fondamentale per la riuscita di qualsiasi strategia di customer experience.

Photo by Andy Kelly on Unsplash