Lo studio

Per l’elettrificazione dell’Africa servono 350 miliardi di dollari entro il 2030, il 20% per il solare

di |

“Gli impianti solari e i sistemi di accumulo decentralizzati dal basso potrebbero rimodellare il futuro energetico dell'Africa”: secondo lo studio WoodMac questa è la strada per l’elettrificazione pulita della popolosa regione subsahariana.

Elettrificazione dell’Africa subsahariana, nuovo studio

Ci sono ancora 600 milioni di persone in Africa che non hanno accesso all’energia elettrica o solo parziale. Grazie alle rinnovabili e alla generazione off-grid si può elettrificare la popolosa regione sub-sahariana in pochi anni. Un nuovo studio Wood Mackenzie ha stimato le risorse necessarie per avviare l’elettrificazione green di questa porzione di continente entro il 2030.

La crescita dell’economia di un Paese è sempre legata alle fonti energetiche impiegate per sostenere industria, economia e consumi. Secondo uno studio Wood Mackenzie, per garantire un concreto processo di elettrificazione in tutta l’Africa subsahariana servono almeno 350 miliardi di dollari di investimenti entro la fine del decennio.

Un quinto del totale dovrebbe essere destinato alle fonti rinnovabili, in particolare agli impianti fotovoltaici off-grid, senza i quali non sarebbe possibile fornire energia elettrica alla maggioranza della popolazione africana.

Il modello solare off-grid

Ancora oggi, circa 600 milioni di persone non hanno accesso, o solo parziale, all’energia elettrica in Africa, ecco perché anche le Nazioni Unite hanno messo in cima alla lista delle priorità lo sviluppo di progetti di realizzazione di impianti ad energia solare “off-grid”, cioè autonomia, in grado di “staccarsi” dalla fornitura della corrente elettrica del gestore energetico.

Attraverso questo modello di generazione, in poche parole, il consumatore è anche produttore (prosumer) dell’energia di cui ha bisogno, mentre con un buon sistema di accumulo potrebbe stoccare quella in eccesso e semmai scegliere di offrirla gratuitamente a chi ne ha bisogno o venderla.

Gli impianti solari e i sistemi di accumulo decentralizzati dal basso potrebbero non solo rimodellare il futuro energetico dell’Africa, ma rappresentare un esempio di efficienza e una lezione di etica per i prossimi modelli di business delle utility a livello globale“, ha affermato Benjamin Attia, analista di WoodMac.

L’avanzata delle rinnovabili in Africa

Al momento, in quasi tutta l’Africa l’energia elettrica è generata da macchine a diesel o da vecchi impianti a carbone, con gravi conseguenze per l’inquinamento atmosferico, ambientale e per la salute dei cittadini.

I costi delle tecnologie e dei materiali impiegati per la produzione di componenti di impianti fotovoltaici e di sistemi di accumulo/batterie sono in diminuzione da anni e questo potrebbe favorire un’avanzata decisa delle fonti rinnovabili nel mix energetico africano.