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Pagamenti digitali decollati in lockdown. Gli incentivi del piano Colao

Woman use of mobile phone to pay

Nei mesi di lockdown l’eCommerce e i pagamenti elettronici hanno vissuto una crescita esponenziale nel nostro paese, accelerando lo spostamento del nostro paese verso un’era più evoluta, in linea con gli altri paesi che hanno già abbracciato il cashless e meno dipendente dal contante. Un trend che ha coinvolto nel processo di digitalizzazione (finalmente) anche i negozi di prossimità come macellerie, fruttivendoli, panettieri che si sono imbarcate in nuove attività di delivery a distanza adottando anche finalmente nuovi sistemi di pagamento elettronico.

Ricorso al contante diminuito per ragioni igieniche

Il ricorso al contante è diminuito principalmente per motivi di igiene. Ed è quindi prevedibile che in futuro gran parte delle resistenze dei negozi verso i pagamenti digitali e il POS vengano finalmente superate: l’uso della carta e ancor meglio del mobile payment via smartphone sono molto più igienici che maneggiare banconote e monete.

Sta di fatto che, secondo gli ultimi dati sul Mobile Payment in Italia, in lockdown macellerie, panetterie, fruttivendoli e in generale molte botteghe tradizionali hanno più che triplicato i pagamenti digitali, toccando punte del + 350%. 

Lockdown leva per eCommerce e mPayment

Il lockdown ha fatto triplicare i consumatori online in Italia: rispetto alla crescita organica di 700 mila unità nei primi quattro mesi dell’anno, nel 2020 si sono aggiunti ulteriori 1,3 milioni di clienti, per una crescita di 2 milioni di nuovi consumatori. Il settore che crescerà maggiormente a livello mondiale, con l’impatto del Covid-19, sarà l’e-commerce (+ 55%), seguito da modern food retail (+ 23%) e vendita all’ingrosso di prodotti farmaceutici (+15%).

Piano Colao: sanzioni salate per chi è senza POS

C’è un intero capitolo nel piano di rilancio del Comitato Tecnico Scientifico elaborato presieduto da Vittorio Colao che spinge all’adozione dei pagamenti elettronici ed esorta il Governo ad “(i) Incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici (PA, esercizi commerciali e soprattutto servizi e prestazioni) tramite: deduzioni/detrazioni dall’IRPEF, lotterie instant win, credito d’imposta per gli esercenti e accordi con il sistema bancario per riduzione delle commissioni. (ii) Rendere effettive ed eventualmente inasprire le sanzioni per gli esercizi commerciali e servizi privi di POS o con POS non funzionante. (iii) Scoraggiare l’uso del contante per ammontari rilevanti attraverso la riduzione di limiti ai pagamenti in contanti nonché disincentivi al ritiro e all’utilizzo degli stessi (ad es. anticipo fiscale a valere sui prelievi di contante)”.

Per quanto riguarda le sanzioni, si tratta di una proposta già presa in considerazione a più riprese in passato ma finora rimandata.

Leggi anche: Tutte le novità del piano cashless. Di Maio: ‘Multe per chi non usa il Pos? Prima ridurre commissioni’

Cos’altro dice il piano Colao

Azioni specifiche

a. Introdurre misure di incentivazione all’uso del contante quali ad esempio: − Ampliamento delle deduzioni/detrazioni dall’IRPEF per specifici pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante sull’esempio del Portogallo. − Credito di imposta per gli esercenti sull’utilizzo dei pagamenti elettronici − Accordo con il sistema bancario/pagamenti elettronici per una riduzione delle commissioni per gli esercenti b. Introdurre obbligo di POS per chiunque eserciti un’attività che prevede la riscossione di pagamenti con gravi sanzioni per l’inadempimento (PA, esercizi commerciali e servizi) c. Implementare misure di disincentivazione all’utilizzo del contante per ammontari rilevanti, quali ad esempio: – Promuovere presso le istituzioni europee competenti la messa fuori corso delle banconote di maggior taglio (500 e 200 Euro) – Applicazione di una ritenuta (5%) a titolo d’acconto sull’IRPEF sui prelievi che eccedono un limite fisiologico.

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