Smart working

Pa digitale, il M5S punta sul telelavoro al 30% dei dipendenti. Risparmi per 3 miliardi di euro

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La proposta di Legge del Movimento 5 Stelle vuole arrivare al traguardo del 30 per cento di telelavoratori pubblici nei prossimi due anni. "Un vantaggio per tutti, dalle casse dello Stato alla salute dei lavoratori".

Il Movimento 5 Stelle ha depositato una proposta di legge in Senato per consentire a un maggior numero di dipendenti della Pubblica amministrazione di lavorare da casa.

Secondo i numeri riportati dal Movimento, i lavoratori coinvolti sarebbero seicentomila dipendenti della Pubblica Amministrazione ad usufruire della manovra, con conseguenti risparmi per 3 miliardi di euro allo Stato.

La proposta di legge, che vede come primo firmatario Fabrizio Ortis, è statadepositata nei giorni scorsi e sottoscritta da una trentina di senatori. L’intento è quello di dar seguito all’articolo 14 della cosiddetta ‘Legge Madia‘ del 2015.

Legge Madia del 2015

La direttiva sul lavoro agile della PA dà la possibilità fino al 10% dei dipendenti pubblici che lo richiedono di lavorare in modalità smart working. Si può godere delle forme di lavoro con una flessibilità spazio-temporale, anche per cure parentali, senza che ciò pregiudichi il riconoscimento delle loro professionalità e le loro progressioni di carriera.

L’obiettivo della Legge Madia era quindi quello di coinvolgere il 10% dei dipendenti della P.A nel telelavoro ma, secondo il M5S, la misura non è stata sufficiente in quanto i beneficiari risultano essere “solo una minima percentuale di lavoratori”.

Il M5S con la nuova proposta, vuole arrivare al traguardo del 30 per cento di telelavoratori pubblici nei prossimi due anni.

I benefici dello Smart Working

Al di là del fattore legato al Bilancio dello Stato – come spiega l’Agi – sarebbero molteplici i vantaggi per il Paese e per la vita dei cittadini. A partire dal possibile calo del numero di incidenti automobilistici, visto che “in Italia una percentuale compresa tra il 65 e l’85 per cento degli spostamenti casa-lavoro avviene con autovettura privata” e alla minore produzione di gas di scarico al miglioramento della qualità della vita dei lavoratori che potrebbero gestire meglio il proprio tempo soprattutto per le necessità familiari.