Orange non apre a Netflix

Orange, servizi tv in lieve crescita ma nessun accordo con Netflix

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Orange presenta i conti del primo semestre. Servizi tv in moderata crescita ma al momento l’operatore tlc non apre la strada a Netflix che si prepara allo sbarco in Francia.

Orange presenta conti in miglioramento. Moderata la crescita dei servizi Tv mentre per quanto riguarda il prossimo sbarco in Francia di Netflix, l’operatore tlc preferisce sbarrare la strada sebbene le buone trattative iniziali tra le due aziende.

Nel primo semestre di questo 2014, l’operatore francese continua a presentare un fatturato in calo (-4,9%) ma meno rispetto all’anno precedente. Margine operativo stabile al 31,3% e confermati gli obiettivi annuali.

L’Ebitda è pari a 6,1 miliardi di euro in linea con le previsioni per fine anno che puntano a un risultato compreso tra i 12 e i 12,5 miliardi di euro. Altro dato positivo, l’operatore tlc ha conquistato 2 milioni di clienti nel 4G.

Situazione finanziaria quindi in lento miglioramento grazie anche alla drastica riduzione dei costi, quelli operativi sono diminuiti di oltre 500 milioni di euro, compensando il calo del 70% delle vendite.

Gli sforzi hanno permesso di raggiungere l’obietto di abbattimento dei costi indiretti per 300 milioni di euro nell’anno, contro i 250 milioni iniziali.

Crescita moderata per i Servizi Tv

Stentano invece a decollare i servizi televisivi in particolare l’IPTV. Una sferzata dovrebbe arriva proprio dal successo del servizio di banda ultra larga.

A incidere positivamente sui conti sono infatti gli investimenti nel 4G che hanno portato 650 mila nuovi clienti nel secondo trimestre, raggiungendo la soglia dei 2 milioni. In Francia ci sono 5.776.000 clienti tv, circa 67 mila nuovi per trimestre. In Spagna hanno registrato una crescita di solo 5 mila nuovi clienti tv nel semestre appena chiuso su un totale di 91 mila. In Polonia s’è registrata una crescita lenta: 12 mila sottoscrizioni per arrivare a 720 mila utenti.

I ricavi del mobile continuano tuttavia a erodersi: -9,6% nel primo semestre. Stabili quelle del fisso (-0,8%) grazie anche al successo del servizio ultra broadband.

L’operatore conta adesso 415 mila abbonati alla fibra ottica contro i 239 mila del periodo precedente.

La banda larga fissa ha totalizzato 15,7 milioni di clienti nel primo semestre con un incremento del 4% annuo e una crescita netta di 599 mila utenti, tra cui 318 mila in Spagna, 198 mila in Francia, 52 mila in Egitto e 28 mila in Slovacchia.

Orange sbarra la strada a Netflix

Il gruppo ha deciso di non distribuire il servizio Netflix che si prepara allo sbarco in Francia per il prossimo settembre.

Il Ceo Stéphane Richard ha spiegato che la popolare piattaforma di video streaming non sarà disponibile per i clienti Orange, almeno all’inizio.Le due aziende non hanno infatti raggiunto l’intesa sui termini economici.

Richard ha tuttavia precisato che il gruppo resta aperto a eventuali trattative in attesa dei risultati del confronto tra Netflix e le autorità francesi ma anche per studiare come il nuovo servizio sarà accolto dal pubblico francese.

Netflix si appresta quindi a lanciare il proprio servizio a pagamento online in modalità Over-The-Top, vale a dire senza pagare intermediari che forniscano l’accesso internet.

Il gruppo americano ha tuttavia preso contatti con tutti gli operatori francesi per verificare se poteva integrare il proprio servizio nelle offerte delle telco.

Senza voler fare pronostici, Richard non si attende una partenza in fanfara per il gruppo americano: “In Francia abbiamo un’offerta di pay tv molto ricca e gli operatori in campo non resteranno in disparte”.

Lo stesso Ministro all’Economia, Arnaud Montebourg, ha recentemente invitato Orange a mettersi a capo di broadcaster e Isp a per fronteggiare la concorrenza anglosassone nei servizi di video streaming. L’esecutivo chiede servizi Made en France per contrastare l’avanzata delle multinazionali americane.

Dopo aver inizialmente valutato l’acquisizione del rivale Bouygues Telecom per poi gettare la spugna a inizio mese, l’operatore sostiene che adesso ci sarà una pausa nelle operazioni di consolidamento del mercato iniziato ad aprile con la vendita di Sfr a Numericable.

“Non mi aspetto una rapida ripresa delle trattative tra i differenti attori. Non dovrebbe succedere niente fino al prossimo anno“, ha detto Richard, ma forse non ci ha visto lungo visto che sarebbero in corso trattative tra Vivendi e Mediaset per l’ingresso della francese nel capitale di Premium.

Il Ceo di Orange ritiene tuttavia che la concentrazione nel settore resta ‘necessaria e inevitabile’.