La vertenza

Open Fiber, tutti i sindacati sul piede di guerra. Critiche feroci alla gestione dell’azienda

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Sindacati sul piede di guerra, aperto lo stato di agitazione in Open Fiber: sul tavolo i sovraccarichi di lavoro e lo stato di eterna startup dell'azienda.

Che il caos regni sovrano in Open Fiber è ormai noto vista la sequenza incredibile di manager apicali che hanno lasciato l’azienda. A dimostrazione che il caos sia totale è il comunicato dei sindacati SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, UGL Telecomunicazioni, che annunciano l’apertura dello stato di agitazione. Situazione mai verificatasi sin d’ora in Open Fiber. Un altro merito di Mario Rossetti ed Ivan Rebernik.

I sindacati lamentano relazioni sindacali del tutto inesistenti ma soprattutto una enorme preoccupazione ed interrogativi sul futuro dell’azienda visti i deludenti risultati di attuazione del piano industriale. I sindacati lamentano altresì sovraccarichi di lavoro “da azienda in eterno start up” tipica delle società che non sono state in grado di darsi una efficiente organizzazione operativa motivo per cui più volte da queste pagine abbiamo evidenziato i ritardi nella realizzazione della rete da attribuirsi ad uno stato di totale confusione di organizzazione aziendale.

Altro importante aspetto che i sindacati lamentano è la totale mancanza di percorsi di crescita professionale per i dipendenti è questo è assurdo ed inconcepibile in una azienda giovane e che si candida ad essere l’abilitatore dei servizi digitali del futuro del nostro paese. Sono previste assemblee in tutte le sedi di Open Fiber perchè il malumore ormai dilaga a tutti i livelli dell’azienda e tra i tutti i lavoratori. 

Di seguito il comunicato integrale congiunto dei sindacati.

Apertura stato di agitazione di Open Fiber

Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL UGL-Telecomunicazioni unitamente al Coordinamento Unitario delle RSU, dichiarano l’apertura dello stato di agitazione in Open Fiber. Dopo l’incontro dello scorso 27 ottobre è emerso chiaramente come siano troppe, infatti, le rivendicazioni sindacali che ormai da anni restano costantemente inascoltate e disattese da parte dell’azienda:

• Relazioni sindacali, sia a livello territoriale che nazionale, quasi del tutto inesistenti e basate su una visione che relega ilSindacato a mero “segnalatore” di problemi anche in un momento in cui futuro dell’Azienda desta molti interrogativi sia tra i lavoratori che tra le Organizzazioni sindacali:

• Sovraccarichi di lavoro da azienda in eterno star-up;

• Diritto alla disconnessione e orario di lavoro, nelle giornate in lavoro agile, continuamente non rispettati; • Livelli inquadramentali non sempre allineati con le attività svolte dai lavoratori;

• Politiche retributive e di crescita spesso non considerano le professionalità e le competenze interne e che, di conseguenza, generano malumori tra i lavoratori;

• Parco auto in pool che non tiene pienamente conto della sicurezza e del confort degli utilizzatori costretti, spesso, a percorrere lunghi tragitti su percorsi disagiati; Nei prossimi giorni si svolgeranno, quindi, assemblee in tutte le sedi di Open Fiber per condividere con i lavoratori le motivazioni dell’apertura dello stato di agitazione individuare, insieme, le future azioni da intraprendere.

Roma, 7 novembre 2022

Le Segreterie Nazionale SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL UGL Telecomunicazioni