#Vorticidigitali. Non solo motori di ricerca: il ruolo dei social media per valorizzare il proprio sito

di di Andrea Boscaro (Founder and Associate at The Vortex) |

Un sito non è un giornale o una rivista, ma qualcosa di più ampio: nel suo archivio devono essere presenti glossari e blog, forum e informazioni che sappiano essere ‘evergreen’ per generare accessi senza rincorrere ogni giorno nuovi utenti.

#vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it.
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Il tempo reale non è il tempo di Internet: un sito non è una rivista i cui articoli si cominciano a leggere a partire dalla copertina. Ed allo stesso modo un sito Internet non è una newsletter, appiattita sull’attualità: un sito Internet è insieme un quotidiano ed una biblioteca il cui archivio, sempre presente all’interno dei motori di ricerca e quindi capace di continuare a generare accessi e valore per l’azienda che lo gestisce, deve essere valorizzato e utilizzato per promuovere i nuovi servizi e i nuovi contenuti che vengono prodotti.

 

Se il tempo reale non coincide con il tempo di Internet, occorrerà pensare a contenuti e servizi capaci di consolidarsi e stratificarsi all’interno della Rete e, detto più tecnicamente, capace di acquisire popolarità all’interno dei motori di ricerca: questi contenuti sono glossari e blog, forum e informazioni che sappiano essere “evergreen” e che, per quanto via via aggiornati, devono avere l’ambizione di generare costantemente accessi grazie ad una ottimizzazione per i motori di ricerca.

 

Google però non è l’unico di driver di traffico: i motori di ricerca non sono l’unico ambiente digitale attraverso i quali accediamo alle informazioni. Vi sono anche i social media e, fra questi, ve ne sono alcuni capaci di valorizzare contenuti meno attuali – Pinterest e Tumblr per dirne alcuni – ed altri – Twitter in particolare – che hanno nell’accento verso l’attualità la loro caratteristica principale. Se su Twitter sarà quindi la breaking news a contare, sulle altre piattaforme sociali, saranno le modalità di content curation a fare la differenza per poter rendere più capaci di essere condivisi numeri, informazioni, statistiche ed altri dati che possano puntare allo sharing tra gli utenti.

 

Su queste piattaforme possono quindi essere utili strumenti come:

 

Thinglink.com per creare immagini arricchite di testi, video ed immagini;

Easel.ly per creare infografiche;

Tripline per realizzare video a partire da mappe;

Capzles per realizzare linee del tempo;

Datawrapper per rendere possibili visualizzazioni accattivanti di dati così come Fusion Table, una applicazione di Google Drive;

Bubbl.us per creare mappe mentali.

 

Incentivare la condivisione è l’unico modo per poter andare oltre i nostri liker/follower sui social media. Ecco perché è importante scegliere informazioni atte allo scopo, ma anche individuare un linguaggio e modalità utili allo scopo: altrimenti l’unica via sarà avere un sito che ogni giorno deve rincorrere nuovi utenti.

 

Ma un sito non è un giornale o una rivista, ma qualcosa di più ampio e più sfidante.