#Tecnolaw. User Generated Content tra diritto d’autore e libertà d’espressione

di di Marco Ciaffone (DIMT - Diritto, Mercato, Tecnologia) |

Online il nuovo Quaderno DIMT che oltre al ruolo degli utenti nella creazione di contenuti creativi, esamina i temi del pluralismo radiotelevisivo, della privacy negli atti parlamentari, del Trade Secret Protection e del diritto nel mercato dei cosmetici.

#Tecnolaw è una rubrica settimanale promossa da Key4biz e DIMT – Diritto, Mercato, Tecnologia.
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“La digitalizzazione dell’informazione, da un lato, e la sempre maggiore penetrazione delle reti di comunicazione elettronica, dall’altro, hanno alterato in modo significativo il modo in cui le persone creano, distribuiscono, usano e accedono alle informazioni”. È questa la premessa con cui l’avvocato  Marco Scialdone apre il quaderno numero 4 del III Anno di attività dei Quaderni di Diritto Mercato Tecnologia, raccolta trimestrale della Rivista Scientifica DIMT.

Il contributo dell’avvocato Scialdone, dal titolo ‘Il nuovo ruolo degli utenti nella generazione di contenuti creativi, inizia così un percorso che a seguito della disamina in merito ai problemi definitori della nozione di User Generated Content, analizza la loro posizione “tra diritto d’autore e libertà di espressione”. Subito dopo, il focus si sposta sugli utenti come “sperimentatori” all’interno di “un’innovazione senza permesso”. Le conclusioni puntano dritto al cuore di uno dei fenomeni contemporanei più interessanti: il ritorno dei “makers”.

 

Trade Secret Protection in the Innovation Union. From the Italian approach to the UE solution” è il titolo del contributo della professoressa Valeria Falce. Al suo interno si ripercorrono le tappe e gli elementi caratterizzanti dell’approccio italiano, tradizionalmente inserito all’interno del paradigma della concorrenza sleale. Dopo l’analisi del nuovo regime normativo e di quelli che ne sono i principali driver economici si passa al contesto europeo per concludere con la necessità di una radicale revisione del quadro regolatorio italiano per l’armonizzazione dello stesso ai nuovi trend continentali.

 

Il professor Giuseppe Pennisi è autore di “Appraisal Parameters, Selection Criteria and Regulations for Long-Term Investment in Europe: Issues and Possible Solutions, nel quale si passano in rassegna le principali problematiche che emergono nella valutazione degli LTI sulla base della recente letteratura e di esperienze pratiche come la pianificazione aeroportuale in Nord Europa e la sostituzione della televisione analogica in Italia con il Digitale terrestre. Si propone altresì una serie di conclusioni da sottoporre al Long Term Investment Club (LTIC) e alla Commissione Europea. Il tutto finalizzato alla messa a punto di un’agenda per un programma di ricerca che abbia come scopo la revisione di alcuni standard, linee guida e pratiche in materia di LTI.

 

La professoressa Maria Cecilia Paglietti concentra la sua attenzione su Beauty rules: la responsabilità per la circolazione giuridica dei cosmetici alla luce del Reg. 1223/2009“. Dopo il focus sul diritto dei cosmetici nella prospettiva del diritto dei consumatori, vengono analizzate le fattispecie generatrici di responsabilità da prodotto cosmetico per passare ai “cosmeceutici” e alle relative esclusioni della responsabilità per il rischio da sviluppo. L’analisi della disciplina delle prove nel sistema europeo e in quello interno è propedeutica ad una immersione nel contesto italiano.

Il pluralismo radiotelevisivo nel panorama della convergenza tecnologica: il caso della Web TV e delle Over-the-Top TV” è il titolo dell’analisi dell’Avvocato Daniela Messina, in un percorso che parte da una consapevolezza:

L’avvento della tecnologia digitale ed il parallelo processo di convergenza dei mezzi di comunicazione di massa hanno modificato in maniera indelebile il panorama del sistema radiotelevisivo così come tradizionalmente inteso.

Finiscono così sotto la lente i rilievi critici e la disciplina normativa relativi alla Web Tv, prima di concentrarsi su Over-the-Top TV e “pluralismo esterno”. La direttiva 2010/13/UE è il riferimento di un iter verso la piena convergenza tra il settore radiotelevisivo e la Rete Internet, un passaggio che precede l’analisi delle criticità e delle problematiche del nuovo scenario delle piattaforme diffusive. Nelle riflessioni conclusive si ricompongono e vengono messi a sistema gli elementi che caratterizzano la complessità del nuovo contesto mediatico digitale.

È un particolare aspetto delle sfide imposte alla tutela della privacy quello focalizzato dal professor Lorenzo Delli Priscoli in  “Internet e il diritto alla riservatezza dei dati personali contenuti in atti parlamentari.

 

Recita l’abstract: “L’obiettivo del Parlamento italiano è quello di creare un sistema che protegga l’interesse alla riservatezza dei dati personali senza gravare di oneri eccessivi coloro che li trattano, tenendo presente che le esigenze di riservatezza risultano tanto più stringenti quanto più il dato sensibile è un dato personale, come nel caso di quelli riguardanti le condizioni di salute”.

L’analisi si sviluppa così dai problemi sollevati da una delibera della Camera dei Deputati in tema di riservatezza degli atti parlamentari della fine del 2013, per poi esaminare il quadro normativo in materia. L’autodichia e il principio di pubblicità dei lavori della Camera sono il focus che precede quello sulla tutela della riservatezza e del diritto all’oblio in internet. Dopo aver proposto alcune esperienze straniere, il contributo si sofferma sul bilanciamento tra valori costituzionali e il nucleo essenziale dei diritti fondamentali.

Il fascicolo si chiude con “Proprietà Intellettuale: per una prospettiva sistematica, il primo contributo di “Diverso Avviso“, rubrica a cura del professor Gustavo Ghidini.

 

Scarica il quaderno Anno III – Numero 4 – Ottobre/Dicembre 2013 [pdf]