L’avanzata dei robot, il 50% dei posti di lavoro alle macchine in 10 anni

di Paolo Anastasio |

Peter Diamandis, esperto di tecnologie, prevede il rapido avvento di robot, macchine e intelligenza artificiale nel mondo del lavoro tradizionale. E mette in guardia le aziende: ‘Il mondo cambia di anno in anno, bisogna adeguarsi in fretta'.

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Più del 50% dei posti di lavoro a livello globale potrebbero essere sostituiti da macchine, intelligenza artificiale e robot nei prossimi 10 anni. E’ questo l’allarme lanciato da Peter Diamandis, esperto di nuove tecnologie, ex ingegnere di Intel, co-fondatore di Singualirity University e fondatore di X-Prize Foundation, un facilitatore Usa di innovazioni tecnologiche.  

 

“Il mondo non cambia più ogni cento anni, ma ormai i cambiamenti radicali si registrano di anno in anno”, ha detto Peter Diamandis parlando ad un convegno a Dubai dal titolo emblematico “Il mondo nel 2050”.

 

Per fare i conti con la rapidità dei cambiamenti globali, le aziende e le persone dovranno adottare u modo di pensare lineare che guarda soltanto alla realtà locale. “La gente deve orientare il pensiero al futuro” ha detto l’esperto.

 

Un esempio per tutti la vicenda di Kodak. “Quando l’inventore della macchina fotografica digitale si è rivolto a Kodak, l’azienda, che all’epoca era leader del settore fotografico, rifiutò la sua idea, dimostrando di avere una modalità di pensiero lineare, che gli impedì di capire che quell’invenzione sarebbe stata il futuro della fotografia”, ha detto Diamandis, ricordando che Kodak dopo anni di crisi ha dichiarato bancarotta nel 2012.

 

Diamandis ha poi snocciolato alcuni dati preoccupanti: fra 10 anni su un campione di 500 aziende il 40% non esisterà più. Un trend, quello dell’avvento dei robot e dell’era post robotica, già affrontato su Key4biz.

 

L’esperto è sicuro che fra 25 anni lo smartphone sarà estinto, sostituito da qualche nuovo gadget tecnologico basato sull’ubiquità di Internet, allo stesso modo in il computer Osborne, che nel 1982 spopolava nel mondo dei contabili, nel 2007 era stato soppiantato dallo stesso smartphone.

 

Diamandis va oltre, prevedendo che nel breve termine l’intelligenza artificiale, sul modello di Siri il software che gira su iPohne, toglierà lavoro agli essere umani.

 

“L’intelligenza artificiale fa quasi tutto quello che fanno gli uomini, ma lo fa meglio – ha aggiunto Diamandis – Pensa meglio, traduce meglio e da 85 lingue diverse e inoltre sa scrivere e leggere. Entro 10 anni il 50% dei posti di lavoro delle persone passeranno alle macchine”.

 

I robot, dal canto loro, saranno responsabili della perdita del 50% dei posti di lavoro nel settore dei servizi, sempre nel giro di 10 anni. I robot faranno concorrenza ai lavoratori stranieri che invadono le nostre città, e il costo del lavoro è destinato a precipitare al mero costo dell’energia elettrica, prevede Diamandis, aggiungendo che a breve tutta l’umanità utilizzerà i Google Glass e che il mondo sarà invaso da diversi trilioni di lenti. Un’altra tecnologia che farà faville nel breve termine, chiude Diamandis, è la stampa 3D.