L'avanzata

Netflix sbarca in 130 nuovi Paesi e tratta anche con la Cina

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Il servizio di video streaming è ormai presente in quasi tutto il mondo. Manca solo la Cina con cui il gruppo sta già trattando.

Netflix va avanti. La piattaforma americana di video streaming è ormai presente in 130 Paesi, inclusa l’Italia dove è sbarcata lo scorso ottobre. Adesso la sua presenza sale a oltre 190 Stati ed è sulla buona strada per raggiungere una copertura globale.

Il servizio è ora disponibile anche in arabo, coreano e cinese oltre alle 17 lingue già supportate.

Tra i 130 nuovi Paesi dove sarà presente il servizio ci sono India, Pakistan, Russia, Turchia, Bulgaria, Sud Africa, Israele e Corea del Sud.

Così ai 70 milioni di famiglie di Europa, Usa e Australia si aggiungeranno adesso milioni di nuovi spettatori.

Ad annunciare la nuova espansione è stato il Ceo del gruppo, Reed Hastings, nel suo intervento al Consumer Electronics Show di Las Vegas.

Il servizio segue l’onda del nuovo consumo di contenuti audiovisivi, da tempo ormai sempre più personalizzato, anytime, anywhere e any device.

Un successo determinato anche dall’esplosione dell’acquisto di dispositivi mobili che rendono possibile per gli utenti l’accesso on-demand a film e serie tv.

Il costo dell’abbonamento non è proibitivo e parte da quello base di poco più di 7 euro al mese.

La library è molto ampia e fornisce agli abbonati la possibilità di scegliere tra un vasto numero di titoli.

Il gruppo inoltre, ben consapevole, che la nuova sfida con i broadcaster si giocherà sui contenuti originali, ha deciso di investire ulteriormente i produzioni proprie.

Netflix ha, infatti, informato che nel 2016 raddoppierà i contenuti esclusivi. Le serie tv arriveranno a 31 mentre attualmente sono 16.

Le produzioni originali, insieme all’espansione all’estero del servizio, sono una delle più grosse voci di spesa per la compagnia che punta proprio su questo per attirare nuovi abbonati con un’offerta ampia e diversificata rispetto a quella concorrente.

Netflix ha trasmesso in totale 12 miliardi di ore di programmi nel 2015 e si sta rapidamente imponendo anche come un antidoto alla pirateria online: in Australia è calata del 49% a sei mesi dal lancio.

Per questo è il servizio di streaming più amato dagli studios e dalle reti televisive. Niente pubblicità, niente tariffe nascoste: un solo abbonamento e poi si può vedere tutto.

In un’intervista al Wall Street Journal, Hastings ha confermato che i programmi originali resteranno alla base dell’offerta della compagnia anche nei nuovi Paesi dove il servizio è sbarcato.

“Come abbiamo osservato nei nostri nuovi mercati come Spagna e Italia – ha osservato Hastings – la visione dei nostri contenuti originali è enorme”.

Al momento l’obiettivo è di produrre 31 nuove serie tv oltre a 30 dedicate solo ai bambini e circa 24 film originali e documentari.

“Lottiamo contro le connessioni lente, le leggi e le regole dei diritti d’autore, i contratti che durano decenni e i sistemi di pagamento troppo complicati, ma siamo certi che internet cambierà per sempre il modo di vedere la televisione“, ha spiegato Hastings, concludendo: “Da questo preciso momento Netflix è disponibile in tutto il mondo, tranne in Cina”.

La società ha però detto d’essere già al lavoro per portare il servizio anche in questo Paese.

“Stiamo costruendo le relazioni con i partner e il governo”, ha concluso Hastings.